"Lo scenario non cambia: vincerà Simonella"

Tommaso Fagioli, segretario regionale di Azione e candidato per le Politiche all’uninominale: "Anche con Pesaresi resteremo in maggioranza"

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Azione, il movimento di Carlo Calenda, tra elezioni politiche e comunali nel 2023. Due livelli diametralmente diversi, ma un solo comun denominatore, parola di Tommaso Fagioli, segretario regionale di Azione: "La mia e la nostra nelle Marche sarà la campagna del sorriso. L’obiettivo è smorzare i toni di un confronto i cui toni, secondo me, sono troppo accesi. Quale scenario politico nel capoluogo in caso di vittoria di Carlo Pesaresi alle Primarie del centrosinistra il 27 novembre? La domanda non si pone, vincerà Ida Simonella".

La politica a volte sa essere strana e avvincente allo stesso tempo, sicché finisce che a Roma il partito di Calenda, alleato di Renzi, funga da primo avversario del Pd, mentre ad Ancona Azione ha firmato il programma di governo in caso di successo alle amministrative della prossima primavera-estate. Con un piccolo dettaglio, ossia lo scontro interno delle Primarie, con Fagioli che ha ufficializzato il suo appoggio a Ida Simonella, attuale assessore della giunta Mancinelli: "A parte la mia convinzione sul vincitore delle Primarie di centrosinistra _ spiega Tommaso Fagioli _, qualora fosse Pesaresi a prevalere Azione resta in seno all’eventuale maggioranza e in accordo col Pd. Sia Ida (Simonella, ndr.) che Pesaresi hanno aderito al programma di coalizione, perciò nessun problema. Certo, se il Pd con Pesaresi decidesse di cambiare anche una virgola di quel programma, noi non ci staremmo, questione di serietà".

Tra pochi giorni è in programma il primo consiglio comunale dorico dopo la pausa estiva, ma la seconda giunta Mancinelli è ormai agli sgoccioli. Fagioli ha un cruccio: "La gestione di Valeria Mancinelli è stata ottima e le do un bell’ 8 _ rivela il coordinatore di Azione Marche e capolista al plurinominale alla Camera il prossimo 25 settembre _. Qualcosa è mancato sotto il profilo del decoro e delle manutenzioni della città.

Vorrei che la prossima legislatura nel segno del centrosinistra punti più a questo e alla cura delle frazioni e magari meno grandi opere". Prima però c’è il voto nazionale e Fagioli sta vivendo una vigilia entusiasmante: "Sono onorato della responsabilità conferita dal partito e vedo attorno a me un bel clima e io mi sto davvero divertendo a fare campagna elettorale. I nostri candidati sono persone del posto e non tutti gli altri partiti possono vantarsene. Perché Italia Viva e non il Partito Democratico? Per una serie di motivi, a partire dall’appoggio al governo Draghi. Trovarsi, il giorno dopo l’accordo col Pd, dentro lo schieramento anche chi ha votato contro ai provvedimenti del governo, penso a Fratoianni, non poteva essere accettato. Aggiungo che sul fronte locale noi con Italia Viva abbiamo sempre collaborato e i rapporti sono ottimi".