PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Mezzo autosnodato fermo all’incrocio. Sorpresa, un guasto ogni giorno

La flotta di Conerobus è vecchia e i problemi sono ormai quotidiani con inevitabili disagi per i cittadini. Ieri l’ennesimo caso si è registrato a Tavernelle ed è dovuto intervenire un camion per rimorchiarlo.

Il mezzo autosnodato di Conerobus ieri in mezzo all’incrocio di Tavernelle

Il mezzo autosnodato di Conerobus ieri in mezzo all’incrocio di Tavernelle

Mezzo autosnodato di Conerobus si rompe in mezzo all’incrocio. Nulla di nuovo in città per una flotta, quella del Trasporto pubblico locale, sempre più vecchia e con mezzi vicini alla rottamazione. I guasti agli autobus sono all’ordine del giorno nel vero senso della parola, ossia ogni giorno almeno uno dei 250 autobus in dotazione alla principale azienda del Tpl delle Marche non parte al mattino e dunque non esce dai depositi, o si rompe cammin facendo, come accaduto ieri attorno all’ora di pranzo all’incrocio tra via Cameranense, a Tavernelle, e la bretella che conduce all’asse Nord-Sud, al liceo Galilei e alla facoltà di ingegneria. Il mezzo più grande della flotta di Conerobus (e anche tra i più vetusti) si è semplicemente piantato per un guasto tecnico e non ha più voluto saperne di ripartire. Personale interno dell’azienda è subito intervenuto anche per limitare i danni causati al traffico; sul posto anche un camion per rimorchiare l’autobus in panne e trasportarlo fino alla sede aziendale di Vallemiano per le riparazioni.

I guasti, meccanici provocati oltre agli incidenti stradali e dalle forature, sono una vera e propria maledizione per Conerobus che ha l’età media dei veicoli abbastanza elevata. Soprattutto d’inverno capita spesso che gli autobus più vecchi abbiano grossi problemi a mettersi in moto e a prendere servizio. L’ultimo episodio noto si è verificato a fine gennaio: un principio d’incendio nel vano motore di un autobus che stava procedendo lungo il viale della Vittoria; i passeggeri sono stati fatti scendere ed è stato necessario chiamare in via precauzionale i vigili del fuoco. Proprio questi problemi tecnici sono stati di recente al centro di un’interrogazione urgente in consiglio comunale presentata da Diego Urbisaglia (centrosinistra) all’assessore con la delega alla partecipata Conerobus, Giovanni Zinni. Corse saltate e persone lasciate a piedi nel settore ‘Urbano’ per una serie di motivi, tra cui anche svariati guasti meccanici che non hanno consentito di attivare le linee.

L’altro problema è stato il costante smatellamento nel corso degli anni delle officine interne di Conerobus. Quella di Ancona, all’interno della sede centrale dell’azienda, è attiva ma andrebbe potenziata a livello di personale e di strumenti per migliorarne il servizio. Lo stesso discorso vale anche per le altre sedi e depositi di Conerobus, in particolare quello di Marina di Montemarciano.