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Mostra "La libera maniera" a Palazzo Bisaccioni: arte astratta e informale in esposizione

Scopri le opere di Lucio Fontana e altri artisti nella mostra "La libera maniera" a Palazzo Bisaccioni fino al 5 maggio.

La presentazione dell’evento a Palazzo Bisaccioni

La presentazione dell’evento a Palazzo Bisaccioni

Lucio Fontana, l’artista dei tagli e dei buchi, ma anche Alberto Magnelli e il marchigiano Corrado Cagli, sono solo alcuni dei protagonisti della mostra visitabile da oggi fino al 5 maggio (ingresso libero) a Palazzo Bisaccioni: "La libera maniera. Arte astratta e informale nelle collezioni Intesa Sanpaolo", organizzata e promossa da Intesa Sanpaolo, Fondazione Casa di risparmio di Jesi e Fondazione Ivan Bruschi, in sinergia con Gallerie d’Italia.

L’esposizione, a cura di Marco Bazzini, uno dei più noti studiosi dell’odierna cultura figurativa, si compone di una quarantina di opere e affronta il vitale periodo tra la fine della Seconda guerra mondiale e l’inizio dei favolosi anni Sessanta in Italia. Un decennio o poco più in cui il Paese viene ricostruito per lasciarsi alle spalle le rovine materiali delle città, dell’economia e della società civile.

Si potranno apprezzare la sensibilità polimaterica di Alberto Burri o le nuove dimensioni spaziali indagate da Lucio Fontana e con lui da un nutrito gruppo di giovani tra cui presenti in mostra Edmondo Bacci, Gino Morandis, Tancredi Parmeggiani, Cesare Peverelli e Gianni Dova.

Ma si potranno ammirare anche le opere di Carla Accardi, Achille Perilli e Antonio Sanfilippo, esponenti del Gruppo Forma di Roma, i caratteri rivoluzionari di Emilio Vedova. Colore e cromie decantano nella preziosa pittura di Afro Basaldella e Mario Nanni. E poi: Gillo Dorfles, Bruno Munari, Atanasio Soldati, Gianni Monnet (appartenenti al Movimento Arte Concreta formatosi a Milano).

E ancora c’è chi come Renato Birolli, Ennio Morlotti e Antonio Corpora continuano a guardare alla natura proponendo dense superfici pittoriche o, al contrario, chi scruta l’universo atomico che in quel momento ha una non poca influenza nelle arti, come avviene in Enrico Baj, Guido Biasi e Mario Persico.

Anche le artiste prendono parte a questa nuova dimensione con una sensibilità fortemente autonoma, visibile nelle opere di Carol Rama, Renata Boero, Regina, Paola Levi Montalcini (sorella di Rita) e una giovanissima Grazia Varisco.

In mostra anche opere di Roberto Crippa, Piero Dorazio, Plinio Mesciulam, Alberto Moretti, Cesare Peverelli, Giulio Turcato e Arnaldo Pomodoro alle sue prime esperienze pittoriche di metà anni Cinquanta.

"E’ fondamentale – commenta Paolo Morosetti, presidente della Fondazione Carisj - ampliare la sinergia tra Istituzioni, per diffondere ulteriormente il valore e la bellezza delle collezioni d’arte".

Orari di apertura: da lunedì a domenica 9,30-13 e 15,30-19,30. Info: 0731 207523 o www.fondazionecrj.it.