Mura verniciate al Pincio, dove erano le istituzioni?

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Ho avuto modo di vedere fotografie che immortalavano alcuni ragazzi impegnati nella ‘verniciatura’ delle mura del Pincio, quelle che delimitano il campetto di calcio. Su di esse, infatti, c’era un’enorme graffito, opere di quelli che amano definirsi artisti di strada. Sicuramente è stata meritevole l’intenzione di far sparire questa ‘opera d’arte’, se così vogliamo chiamarla. Il fatto è che le mura in questione non sono quelle di un privato cittadino, che magari le ha fatte costruire qualche decennio fa per delimitare la sua proprietà. Sono mura storiche che fanno parte di una sistema di fortificazioni che ha pochi eguali in Italia. L’effetto che provocano le fotografie di cui sopra è quello di una passata di vernice fatta con assoluta ‘spensieratezza’, come se, appunto, si dipingesse il cancello di casa. Sull’effetto estetico è meglio stendere un velo pietoso. Quasi quasi era meglio lasciare il graffito lì dov’era, e aspettare che il lavoro di ripulitura delle mura fosse fatto da un professionista, magari incaricato dalla Sovrintendenza ai beni architettonici. Molti hanno esaltato il gesto di questi ragazzi. Ma costoro sono sicuri di aver fatto la cosa giusta?

Lettera firmata