Nei guai lo stalker con le armi: sequestrati fucili e carabine

Il pensionato le aveva trasferite senza autorizzazione da Falconara ad Ancona. Era già stato denunciato perché tormentava un’estone 45enne di Macerata

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di Alberto Bignami

All’inizio del mese aveva conosciuto una 45enne, estone, residente a Macerata. Invaghitosi di lei l’uomo, un pensionato 71enne residente ad Ancona, aveva iniziato a mandarle continui messaggi tramite Whatsapp per poi lasciarle anche due bigliettini sul parabrezza dell’auto dove, anche in questo caso, non faceva altro che chiederle incontri. Comportamenti pressanti e asfissianti che avevano portato la donna a rivolgersi alla polizia maceratese. L’anziano era dunque stato denunciato per stalking. La vicenda però non si è conclusa qui. Infatti, come da prassi in questi casi, a intervenire è stato anche il personale dell’Ufficio Armi ed Esplosivi della Divisione Pasi della questura di Ancona. A seguito della segnalazione pervenuta per conoscenza anche alla questura di Ancona, i poliziotti hanno subito verificato se l’uomo potesse detenere delle armi. Successivamente, è stato accertato che il 71enne aveva effettivamente trasportato in un’abitazione ad Ancona, senza alcuna autorizzazione del questore, quattro fucili e due carabine che risultavano però trovarsi in una precedente abitazione a Falconara nella quale dovevano continuare ad essere custodite. L’armamentario è stato quindi posto sotto sequestro e il pensionato è stato denunciato per la violazione contravvenzionale, punita penalmente dal testo unico di legge sulla pubblica sicurezza.

Gli accertamenti sono poi proseguiti facendo inoltre emergere che il proprietario non aveva nemmeno provveduto all’ulteriore obbligo di presentare il certificato medico che avrebbe dovuto attestare l’idoneità psicofisica a detenere armi e munizioni. A tal proposito, la questura di Ancona ricorda che in base alla legge 104 del 2018, chiunque custodisca in casa armi comuni da sparo senza avere la licenza di porto d’armi, deve presentare ogni cinque anni l’idonea certificazione medica per la detenzione. Si ricorda inoltre che tutti coloro che devono presentare i certificati, devono farlo senza ritardi per non incorrere poi nell’emissione di un provvedimento di divieto di detenzione armi emesso dal prefetto su segnalazione delle organi di polizia oltre al conseguente ritiro cautelare delle armi.