Niente nuove perizie nella discoteca Il processo bis finalmente riparte

La giudice ha respinto le richieste delle difese degli imputati per altri sopralluoghi alla Lanterna Azzurra

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di Marina Verdenelli

Dopo tre mesi di stop può finalmente partire il processo bis della strage della Lanterna Azzurra di Corinaldo, quello sulle responsabilità colpose che hanno portato a giudizio la commissione di vigilanza che aveva rilasciato la licenza per pubblico spettacolo, la società che gestiva il locale e i soci (i più hanno definito la posizione già in abbreviato come anche i proprietari dell’immobile). Nella discoteca morirono 5 minorenni e una mamma la notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2018. Ieri mattina, al tribunale dorico, dopo aver definito tutte le questioni preliminari, la giudice Francesca Pizii ha stilato un ricco calendario di udienze, 23 in tutto, che porteranno ad una sentenza per la metà di luglio. La prima, dove inizierà l’escussione dei testi dell’accusa (65 in tutto), si terrà il prossimo 18 novembre. E’ stata respinta dalla giudice la richiesta delle difese degli imputati per la nullità sulle perizie tecniche irripetibili fatte fare dalla Procura a dicembre del 2018, a due consulenti tecnici, per analizzare l’interno della discoteca. Era la questione più importante perché è dalle perizie che, stando ai pubblici ministeri Paolo Gubinelli e Valentina Bavai, emerge che la discoteca di via Madonna del Piano non era sicura e nemmeno a norma. Le difese chiedevano la nullità perché gli attuali imputati subentrarono dopo nel fascicolo di indagine, senza avere avuto la possibilità di partecipare a quegli accertamenti irripetibili con propri consulenti.

Nell’udienza di ieri sono stati ammessi tutti i testi di accusa e difese, circa 250 persone, ad eccezione dei 1.300 sentiti a sommarie informazioni (chiesti dalle difese degli imputati) durante le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo. La giudice si è riservata di sentire qualcuno in corso di causa se lo riterrà utile. La Magic srl, la società che gestiva il locale, è rientrata nel procedimento dopo la nullità della notifica per l’udienza preliminare. Gli avvocati di parte civile, che rappresentano le famiglie delle vittime della Lanterna, hanno chiesto il sequestro conservativo sui beni in possesso a tutti gli imputati. La giudice si è riservata, emetterà il provvedimento fuori udienza per far partire intanto il processo. Una parte civile ha presentato una richiesta di risarcimento di un milione di euro. Le difese hanno chiesto alla giudice di fare una ispezione nei luoghi prima di iniziare il dibattimento. Deciderà nel corso del procedimento se andare. Questo ha creato disappunto negli avvocati degli imputati.

Sotto accusa nel processo bis ci sono la commissione di vigilanza, presieduta dall’ex sindaco di Corinaldo Matteo Principi, il rappresentante dei vigili del fuoco Rodolfo Milani, Francesco Gallo dell’Asur Area Vasta 2 di Senigallia, Massimiliano Bruni perito esperto di elettronica, Stefano Martelli responsabile del servizio di polizia locale, Massimo Manna responsabile dello Suap, Quinto Cecchini, uno dei soci della Magic, Francesco Tarsi, ingegnere ingaggiato dalla Magic, Maurizio Magnani, tecnico della famiglia Micci proprietaria dell’immobile. I reati contestati vario titolo sono cooperazione in omicidio colposo plurimo, lesioni, disastro colposo, falso ideologico e apertura abusiva di un locale.