Ancona, nuovo questore. "Io, poliziotto di strada vicino alla gente"

Intervista a Claudio Cracovia che dal primo aprile prenderà il posto di Capocasa

Claudio Cracovia, nuovo questore di Ancona

Claudio Cracovia, nuovo questore di Ancona

Ancona, 23 marzo 2019 - Spaccio di droga, reati predatori, immigrazione: Udine, assieme alla sua provincia, e le similitudini con Ancona. Ne parliamo con il nuovo questore di Ancona, Claudio Cracovia, ad oggi a capo della questura udinese, dal primo aprile, invece, prenderà il posto di Oreste Capocasa.

Quali le similitudini tra i due territori?

«Parliamo di due città di grandezza simile, attorno ai 100mila abitanti. Certo, a differenza di qui, Ancona è capoluogo di regione, ha uno scalo portuale molto attivo e cittadine importanti in provincia».

Lei è molto attento al concetto di sicurezza percepita della cittadinanza, è così?

«Esatto, per me è molto importante la prossimità della polizia, la presenza e un’adeguata prevenzione. Qui a Udine ho impostato servizi nelle scuole che penso di replicare ad Ancona, accordi con i commercianti. Dobbiamo lavorare sulle emozioni delle persone. Anche se gli indici dei reati sono in calo, non dobbiamo sottovalutare i segnali in arrivo dalla popolazione».

Le città sono cambiate?

«Abbastanza, specialmente in alcuni quartieri, credo a Udine come ad Ancona e in altre città del Paese. Vale il concetto che ciò che non si conosce crea ansia e noi dobbiamo essere bravi a tranquillizzare i cittadini, tutti».

Anche a Udine c’è una zona della città a maggioranza residenziale straniera, come gli Archi ad Ancona?

«Sì, il quartiere delle Magnolie. Qui, tra il 2015 e il 2016, abbiamo avuto un flusso enorme di migranti pakistani e afghani, con oltre 2.500 richieste di asilo. Non è stato facile affrontare il problema legato al resto della città».

Quale sarà la sua linea di comportamento nel suo nuovo incarico?

«Sarò sempre al fianco della gente, ascolterò i problemi dei cittadini. Ovviamente non mi limiterò soltanto al capoluogo, è mia intenzione scoprire tutti i centri della provincia, di persona».

Oltre alla prossimità quali strategie utilizzerà?

«Presidiare il territorio è centrale, ma con un passato di poliziotto come il mio userò tutti gli strumenti possibili, coinvolgendo i settori e le professioni, a partire dalla Squadra mobile della polizia».

Come ha appreso la notizia del suo nuovo incarico?

«In maniera molto positiva. Mi creda, vengo con grande entusiasmo, forte della vista quotidiana del mare Adriatico, il mio mare viste le origini triestine. Non vedo l‘ora di arrivare nella vostra città e mettermi al lavoro».

Esperienze dirette con Ancona?

«A livello professionale no, ma da grande appassionato della storia, so tutto ciò che c’è da sapere sulle origini doriche, dunque elleniche. Ancona e le Marche sono una zona stimolante, ripeto, il porto fa della città un punto sensibile».

Il governo l’ha chiamata ad Ancona per sostituire Oreste Capocasa, lo conosce bene?

«Sì, Oreste è un amico e una grande persona ancora prima che un questore di primissimo livello, ho grande stima di lui. Come me, ha una carriera operativa alle spalle, da poliziotto che conosce e vive sulla strada. A noi piace metterci la faccia».

Lei è ancora in servizio a Udine?

«Certo, poco fa ho terminato una riunione tecnica in vista dell’incontro di calcio della nazionale, qui a Udine, contro la Finlandia. Ci aspettiamo molti tifosi ospiti e dovremo far sì che tutto fili liscio».