"La salute non si tocca non riempitevi la bocca", "Cittadini abbandonati e gli eroi dimenticati" e poi "Assistenza ai cittadini ci vogliono i quattrini". Sono stati questi alcuni degli slogan scanditi ieri mattina dai dipendenti precari dell’ospedale di Torrette e dai rappresentanti sindacali dell’Rsu durante il sit-in davanti all’ingresso principale. Due ore di protesta in cui i manifestanti hanno sollevato cartelli e scandito i cori per spiegare la situazione di un gruppo di dipendenti dell’azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche a tempo determinato. Circa 300 precari che da anni vedono rinnovato il contratto a tempo di tre mesi in tre mesi (in passato, anche con la vecchia dirigenza, addirittura rinnovati di un mese alla volta). La prossima scadenza temporale è fissata per il 30 giugno e il timore dell’Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria che vede allineati sia le sigle confederali che le autonome) è, ogni volta, di avvicinarsi alla data con qualche brutta sorpresa. Timore a cui, in parte, la direzione aziendale ha già risposto con argomenti tranquillizzanti. La maggior parte, se non la quasi totalità dei contratti precari sono stati prorogati a ottobre 2024, quindi altri tre mesi, per consentire il salvataggio delle ferie estive e i relativi disagi. L’altra notizia, questa davvero importante, è la stabilizzazione di circa un terzo di quei precari annunciata dal Dg Armando Gozzini: 92 posizioni complessive di cui 68 nell’area del comparto (infermieri, Oss e così via) e 24 nell’area amministrativa. Lo stato di agitazione, tuttavia, va avanti: "Nei tre presidi aziendali c’è carenza di personale e incertezza per i contratti a tempo _ spiega Laura Cesari, coordinatrice dell’Rsu di Torrette _, ma non solo questo. Si assiste continuamente al salto dei riposi, a doppi turni, a straordinari senza fine e al momento non c’è alcuna garanzia sul piano ferie estive 2024. Torrette ha la più bassa produttività delle Marche, non c’è alcun confronto sulle esternalizzazioni, i diritti contrattuali vengono violati e non c’è corrispondenza tra profilo e mansioni del personale. Il continuo malcontento mette a rischio la qualità e la quantità dell’assistenza, incidendo pesantemente sulla salute dei cittadini. Non sappiamo fino a quando saremo in grado di reggere. Sulla proroga dei precari a ottobre ancora resta una comunicazione a voce, ma non c’è ancora nulla nero su bianco. Le 92 stabilizzazioni? L’azienda deve assumere a tempo indeterminato tutti i precari". Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare in questo caso e in effetti stabilizzare quasi cento dipendenti, ossia un terzo del totale, non è cosa da poco. La protesta va avanti, così come le trattative con la controparte aziendale.
CronacaOspedale, la protesta dei precari: "Assistenza, ci vogliono i quattrini"