Pd, l’addio di Calenda rimette tutto in gioco

Riprende quota la candidatura dell’anconetano Bentivogli dietro a Mastrovincenzo e Biancani. Verso la riconferma di Verducci e Morani

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Non c’è pace nel centrosinistra. La decisione di Calenda di rompere l’accordo con il Pd siglato appena tre giorni fa, rimescola le carte e crea più di qualche problema in quei collegi ritenunti in qualche modo vincenti.

In casa dem ieri erano pronti a stilare le liste che avrebbero tenuto conto del 30% di caselle da lasciare ad Azione, ma tutto è saltato. Se ne riparlerà molto probabilmente oggi con uno scenario completamente diverso. In sostanza il Pd torna in "possesso" di tutte le caselle eccezion fatta per quei posti da lasciare a chi è ancora rimasto in cordata, vala a dire Sinistra italiana, Verdi e +Europa che non condividendo la decisione di Calenda è rimasta fedele all’accordo sottoscritto.

A questo punto nella Marche il quadro diventa più chiaro tra i dem. In pole ci sono gli uscenti Alessia Morani e Francesco Verducci, seguiti dall’anconetano Antonio Mastrovincenzo e dal pesarese Andrea Biancani fortemente sostenuti dalle rispettive federazioni. Resta aperto il discorso sul commissario regionale Alberto Losacco che potrebbe essere candidato nelle Marche come esponente nazionale. Infine risalgono le quotazioni di Marco Bentivogli, l’ex sindacalista della Fim Cisl nazionale, proposto dalla federazione di Ancona. Sei nomi per altrettante caselle che in teoria i dem potrebbero conquistare, vale a dire l’uninomale Camera Ancona e quello di Pesaro, l’uninominale Senato Ancona-Pesaro e due deputati e un senatore nei rispettivi listini regionali. Tutto questo senza tenere conto di ulteriori innesti dal nazionale o da posti richiesti in regione dagli alleati. La disposizione, se questi resteranno i nomi, verrà poi decisa dalla segreteria nazionale.

E passiamo al centrodestra. Fratelli d’Italia ha ben chiaro i nomi da presentare: si va dall’assessore regionale Guido Castelli alla segretaria regionale Elena Leonardi e poi al capogruppo Carlo Ciccioli fino alla riconferma di Lucia Albano. Tutte candidature in collegi sicuri tra Ascoli, Fermo e Macerata, con l’eccezione di Ciccioli che dovrebbe andare all’uninominale Camera di Ancona.

La Lega, invece, sarà costretta a scontentare qualcuno visto che nelle precedenti politiche i parlamentari eletti erano molti di più rispetto alle attuali caselle a disposizione dopo il taglio di deputati e senatori varato in questi quattro anni. E così la segreteria regionale ha deciso di puntare sulla riconferma di tre esponenti: Mauro Lucentini, Giuliano Pazzaglini e Tullio Patassini. A loro si aggiungono i nomi di due assessori regionali: Mirco Carloni e Giorgia Latini. Difficile che tutti e cinque possano spuntarla. La Lega dovrebbe puntare su quattro collegi sicuri nella spartizione interna alla coalizione. A chiudere Forza Italia e Udc che non trovano la sintesi, almeno per il momento. A spingere forte è il commissario regionale degli azzurri Francesco Battistoni che punta all’uninominale del Senato di Marche sud che però sarebbe nelle mira della Lega. Ancora qualche giorno e lo scacchiere sarà completato.

a. q.