G. CONTRACTOR
81
BAKERY PIACENZA
78
GENERAL CONTRACTOR : Varaschin 11, Malatesta ne, Carnevale ne, Bruno 13, Merletto 15, Nisi ne, Castillo ne, Valentini 6, Rossi 2, Marulli 14, Tiberti 6, Casagrande 14. All. Marcelllo Ghizzinardi.
BAKERY PIACENZA: Criconia 10, Bertocco 11, Soviero 4, El Agbani 6, Mastroianni 12, Maglietti 12, Manenti 1, Molinari ne, Zanetti 2, Rasio 20. All. Giorgio Salvemini.
Arbitri: Settepanella (Te) Schena (Ba)
Parziali: 12-16, 31.41, 57-59
La General Contractor versione PalaTriccoli soffre le pene dell’inferno ma alla fine fa valere i diritti del fattore campo – a conferma di una serie vietata ai ‘visitors’ - spedisce la Bakery al tappeto per il definitivo ko e vola, meritatamente, in semifinale dove troverà la Libertas Livorno (gara 1 e 2 domenica e martedì in Toscana, gara 3 a Jesi venerdì 24 maggio eventuale gara 4 sempre al PalaTriccoli domenica 26).
Gara 5 è la classica partita senza ritorno, ci sta la tensione ma per tutto il primo tempo l’immagine della General è quella sofferta e impacciata di una squadra a corto di energie con poche e confuse idee in attacco tante amnesie e energia zero in difesa. Di ben altro spessore l’approccio Bakery (6 -15 al 6’). Jesi sbaglia di tutto e di più, subisce senza reagire il bombardamento ospite (4 triple nei primi 5).
Unico segnale di vita da Valentini e Marulli dall’arco: ossigeno puro per gli orange (14-16). Mini recupero solo illusorio, l’avvio di secondo quarto è un incubo che si materializza per i padroni di casa: senza strafare la Bakery domina a rimbalzo. Piazza parzialone del massimo vantaggio (+ 16, 22-38 al 18’) una accelerazione perentoria con tutti i contorni della fuga verso la vittoria. Il parzialino di 9 a 3 ispirato da Mereltto tiene in vita le flebili speranze jesine al rientro negli spogliatoi per il riposo lungo. Dopo il te la Jesi sfiduciata e rassegnata della prima parte di gara lascia spazio ad una squadra finalmente reattiva e cattiva in difesa implacabile in attacco. Lento ma costante recupero Casagrande e Merletto firmano la prima parità a quota 57 al 29’.
Nel finale sale al proscenio il Tato Bruno dei tempi migliori, Casagrande riprende dall’arco il discorso interrotto in gara 2, l’ultimo quarto è un perentorio assalto orange, Merletto dirige l’orchestra arrivano in rapida successione il primo sorpasso la fuga (71 a 66 a 5 dalla sirena), Il solito glaciale Maruli firma dalla lunetta la più sofferta ma merita delle vittorie.
Gianni Angelucci