Pioggia di fondi per le Regioni. Priorità a infrastrutture e ambiente

Sbloccati in tutto 9,7 miliardi. Alle Marche toccano più di 532 milioni, all’Emilia-Romagna 480

Via libera del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) a 9,7 miliardi destinati alle Regioni con il Fondo per lo sviluppo e la coesione. Sono le risorse previste dagli accordi per la coesione firmati negli ultimi mesi dal governo con diciassette Regioni e Province autonome, i cui progetti per ridurre i divari territoriali ora possono partire secondo la programmazione 2021-2027. "Un pacchetto particolarmente importante", lo ha definito la premier Giorgia Meloni, che ieri ha presieduto la seduta a Palazzo Chigi. Per le Marche ci sono i 532,5 milioni dell’accordo firmato dalla premier col governatore Acquaroli a ottobre del 2023 ad Acqualagna; per l’Emilia-Romagna 480 milioni, l’accordo Meloni-Bonaccini è stato sottoscritto il 17 gennaio.

Partiamo dalle Marche. Il Cipess ha sbloccato 333,6 milioni del Fondo di sviluppo e coesione 2021-27 per le infrastrutture e le risorse del Fondo di rotazione, 154,3 milioni, destinate ad altri settori: imprese, turismo, cultura, inclusione sociale, istruzione e formazione, più altre risorse ordinarie per 44,5 milioni di euro. "La scelta strategica per i fondi Fsc 2021-27 è stata di puntare prevalentemente sulle reti di trasporto – fanno sapere dalla Regione –, con una concentrazione di circa il 68% delle risorse destinate alla realizzazione e al completamento delle strade, e sulla piena utilizzabilità dei porti". Sedici interventi di importo rilevante, dalla Pedemontana (finanziata per diversi tratti) alle varianti sulla Statale Adriatica, compresi i lavori di dragaggio dei porti. "Ho voluto essere presente a Roma per un momento storico per le Marche – ha detto il governatore Acquaroli –: infrastrutture, strade e porti sono le principali opere previste, con 415,6 milioni, ma anche fondi per turismo e cultura, 63,5 milioni, per lavoro, occupazione, sociale e istruzione, 53,3 milioni". "Più di 480 milioni assegnati alla Regione Emilia-Romagna finanzieranno numerosi interventi per il potenziamento di settori strategici – ha spiegato invece il sottosegretario Alessandro Morelli –. Il totale assegnato con la delibera odierna, di cui più di 184 milioni destinati al cofinanziamento dei programmi regionali europei 2021-2027, si aggiunge agli oltre 107 milioni già assegnati in anticipazione all’Emilia Romagna". Sulla base dell’accordo di coesione firmato dalla Regione col governo, la quota maggiore di risorse Fsc – pari a 480,6 milioni di euro – servirà per ulteriori interventi sul fronte del contrasto e della prevenzione del dissesto idrogeologico, per il potenziamento delle infrastrutture viarie, il rafforzamento dell’edilizia universitaria, la realizzazione di spazi per la formazione terziaria, la qualificazione degli impianti sportivi, la rigenerazione urbana, lo sviluppo sostenibile delle città e delle aree montane e interne. Parte della dotazione sarà utilizzata per cofinanziare gli investimenti e le azioni con i programmi europei.

Marco Principini