Risse, nove Daspo nel segno di Willy Monteiro

Le bande si erano affrontate prendendosi a cinghiate. Una violenza che ricorda. quella tragica di Colleferro

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Maxi risse con nove Daspo ‘Willy’ emessi contemporaneamente dal questore di Ancona: è la prima volta per la città della carta e il provvedimento mira ad essere anche un deterrente e un avvertimento a chi volesse emulare quella furia violenta. Si è conclusa con l’emissione di nove misure di prevenzione, l’intensa attività dei poliziotti dell’Anticrimine di Fabriano, firmate dal questore Cesare Capocasa "per assicurare l’ordine e la sicurezza dei cittadini fabrianesi, pesantemente scossi dai fatti avvenuti in prossimità del noto chalet all’interno dei giardini Regina Margherita". Due le maxirisse di cui si sono resi responsabili nell’ultimo finesettimana di giugno. "La ratio di questi provvedimenti – spiega il questore Capocasa - è restituire un luogo di socialità ai giovani e ai cittadini fabrianesi. La movida, quella sana, deve essere motivo di incontro, di socializzazione, non pretesto per violenze o inciviltà gratuite". La scelta di emettere i Daspo rinominati Willy da Willy Monteiro Duarte, il povero ragazzo ucciso dal branco a settembre del 2020 a Colleferro, vietando ai cinque giovani di Sassoferrato e ai quattro fabrianesi l’accesso al locale dove è avvenuta la rissa a colpi di sedie, tavolini e a cinghiate si è resa necessaria in considerazione della particolare aggressività e incapacità di sottostare alle regole del vivere civile, dimostrata dai 9 giovani, alcuni dei quali non nuovi a questa violenza. I ragazzi divisi in due gruppi si sono scontrati per le avances di alcuni di loro ad una giovane fidanzata con un ragazzo dell’altra ‘fazione’. Una rissa consumatasi sotto gli occhi e i telefonini con videocamera accesa di almeno una quarantina di ragazzi, alcuni anche minori. Una violenza che avrebbe potuto colpire e ferire anche loro. Dal commissariato guidato da Moira Pallucchi ricordano come "la violazione dei provvedimenti emessi dal Questore comporta rilevanti conseguenze sia economiche, in termini di sanzione pecuniaria, sia in chiave di mantenimento della libertà personale e può essere motivo di applicazione di misure ben più restrittive. È la prima volta che un questore della provincia di Ancona emette così tanti provvedimenti restrittivi per il Comune di Fabriano – aggiungono - ma le misure si sono rese indispensabili, a causa della gravità delle condotte dei move giovani, che hanno pesantemente messo a rischio la pace e la serenità dei cittadini".

Sara Ferreri