Spinsante e la nuova scena musicale dorica

Dietro al cantante-produttore che sta proseguendo la sua avventura a X Factor ci sono compagni di viaggio sempre più emergenti

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di Valerio Cuccaroni

Edoardo Spinsante sta emergendo. È riuscito a superare un’altra prova alla corte di X Factor: trovatore contemporaneo colpisce con il suo talento cristallino i signori e le signore dello Star System. È chiaro, diciamolo subito: "Uno su mille ce la fa", per citare un verso cantato dal menestrello Gianni Morandi. Eppure non facciamo l’errore che compiono in tanti, quando si concentrano solo su quell’uno e trascurano gli altri 999. Fra il migliaio che non ce la fa, i compagni di strada del fortunato sono molti, contribuiscono a farlo emergere, ne condividono gioie, speranze e fatiche.

Spinsante fa parte di una nuova scena musicale indigena, per lo più sommersa, sconosciuta ai più, ma attiva e sonante. Al suo fianco troviamo un altro giovane cantautore in forte ascesa, il suo ex compagno di liceo Leonardo Celsi, alias Atarde (su Instagram @_atarde_). Per Leonardo e per altri amici del liceo, Gabbo e Jmane, all’inizio del 2020 Spinsante, che è anche produttore, curò il singolo Jointstick.

Edoardo e Leonardo stanno collaborando entrambi con un’etichetta indipendente, Pezzi Dischi, con base a Milano. E da questa collaborazione, a inizio settembre, è scaturito il primo singolo di Spinsante, “Luci Spente”, pubblicato in rete con il videoclip girato dallo studio Zona16 di Federico De Cecco. Domani uscirà anche il primo singolo di Atarde, “loml”. Il trio Celsi-De Cecco-Spinante mostra come i giovani artisti si muovano a loro agio nel sistema ipermediale (hypermedia system) contempornaeo, connettendo tra loro i linguaggi (poetico, musicale, audiovisivo) e i canali, nel segno dell’intermedialità.

Dietro questa formidabile padronanza dei mezzi e dei codici, però, si nasconde un altrettanto grande fragilità, evidente in versi come "giro sempre con le pare addosso scuriscono ogni mio passo" (“Luci Spente”), in un modo di cantare in cui la voce esce strozzata e negli pseudonomi stessi con cui vogliono essere identificati (Atarde è un’abbreviazione di “atardecer” che in spagnolo significa “tramonto”). È un grido di dolore che stanno lanciando questi nuovi cantori? Potremmo rispondere con un messaggio postato su Instagram da Felix (@felixonthabeat), un producer locale di riferimento per Spinsante e Celsi: "dolore" e "arte" che si danno la mano.

E tanti altri sono i compagni di viaggio, con cui sublimare il male di vivere: lo studio di registrazione Zio Mario (su Instagram: @ziomariorecords), gestito dai rapper Sbabaman e Deesa, la trapper Mavie (@mavie_hebdo), i producer Jacopo Millet (@jacopomillet) e Paski (@paski____), il rapper Alone Russell (@alonerussell) e l’artista Veronica (@truebbae). Cantano perlopiù una poesia di strada standardizzata, ancora invischiati nella trivial culture, ma in loro c’è la scintilla del genio: se ne prenderanno coscienza ne ascolteremo delle belle.