Sposi sul tetto della Rotonda a mare La foto diventa subito virale sul web

Un clic che potrebbe costare caro alla coppia che di fatto è salita su un monumento protetto. In tanti li hanno visti e fotografati ed ora impazzano i commenti: c’era pericolo per la loro incolumità?

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di Marina Verdenelli

Il giorno doveva essere speciale e così due novelli sposi sono saliti fino al tetto della Rotonda a mare per farsi fotografare. Lei vestita di bianco, lui in completo scuro. Un click che ora rischia di costargli caro perché arrivare fino alla cupola di quello che è considerato un monumento non sarebbe consentito. Come ci sono arrivati? E perché? Il fatto è finito sui social. Qualcuno li ha immortalati proprio mentre erano sul tetto e si baciavano davanti al fotografo ufficiale che era a pochi passi da loro. Erano le 12 di domenica scorsa, una giornata meno calda rispetto a quelle precedenti per la pioggia caduta pochi giorni prima. Mentre in spiaggia i bagnanti erano intenti a prendere il sole, qualcuno sbirciava una bancarella di vestiti, itinerante, piazzata proprio sotto la Rotonda, la coppia era in posa per il book del matrimonio. In tanti li hanno visti e sono rimasti sorpresi. Degli incoscienti?

Probabile visto che la cupola non sarebbe calpestabile e spingersi fino a lì poteva significare anche cadere di sotto. Per arrivare al tetto della Rotonda a mare sono passati per la scalinata che porta alla terrazza che si trova appena sotto la cupola. Per raggiungere la cima si sono dunque dovuti arrampicare, sposa compresa. Con la foto diventata virale sui social network i commenti si sono sprecati. I più hanno osservato che al "protagonismo non c’è limite", altri l’hanno trovata una bella idea affermando "quando mi sposo lo farò anche io", altri ancora hanno ironizzato "si lasciano tra tre giorni". Eppure pare che gli sposi non siano i primi ad aver varcato un confine inviolabile. Già nel 2019 qualcuno si era ispirato al tetto ed era salito a fare una foto ma non erano due sposi. La Rotonda domenica era aperta e la coppia è entrata come tanti altri turisti in visita. La costruzione risale al 1932 ed era nata per scopi idroterapici e ricreativi. Si affaccia sul mare e oltre ad aver ispirato anche una celebra canzone di Fred Bongusto oggi è sede di convegni e mostre. L’Unione Europea ha concesso diversi milioni di euro di finanziamento per il suo recupero e ristrutturazione. In passato aveva suscitato polemiche perché rimaneva spesso chiusa e non accessibile liberamente ai turisti che si trovavano a Senigallia. Un monumento simbolo della città e conosciuto anche all’estero. Il primo accenno alla struttura, nata per aggregare i villeggianti, si ha nella Belle Èpoque con la costruzione di una piattaforma lignea di palafitte sul mare poi andata distrutta con la prima guerra mondiale.