Accoltellata dal marito a Ancona, vicini: "Svegliati dalle urla agghiaccianti dei figli"

Così hanno capito che era successo qualcosa di grave e hanno dato l’allarme: "Ma non c’erano mai stati segnali di pericolo"

Tentato omicidio Ancona

Tentato omicidio Ancona

Maiolati Spontini (Ancona), 6 ottobre 2021 - "Se solo avessi immaginato che lei fosse in pericolo, avrei tentato di parlarle, di fare qualcosa. Perché non si può tollerare alcun tipo di violenza e se c’è stata una prima aggressione, ce ne sarà sicuramente anche una seconda".

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E’ fuori casa ancora sconvolta per quanto accaduto poco prima, una vicina di casa della famiglia travolta ieri mattina da un dramma terribile. Lei, la giovane mamma che lotta per la vita nel reparto di Rianimazione dell’ospedale regionale di Torrette (è in prognosi riservata dopo un delicatissimo intervento chirugico) è descritta come "una ragazza impeccabile che si prende cura con amore dei propri figli e ogni mattina o pomeriggio, a seconda dei turni si reca al lavoro alla Fileni". "Una donna indipendente che fa una vita regolare, senza eccessi o stranezze" nelle parole dei vicini.

Le urla agghiaccianti dei figli e poi le sirene del 118, l’eliambulanza atterrata poco distante e decollata poco dopo a tutta velocità, hanno svegliato di soprassalto i vicini alcuni dei quali sono scesi in strada per capire cosa stesse accadendo. "Lì per lì – aggiunge la vicina, di origini straniere anche lei – ho pensato ad un incidente sulla via Clementina perché accadono non di rado. Invece poi quando ho visto il figlio impietrito accanto ai carabinieri ho capito che era accaduto qualcosa in casa. Poco dopo si è parlato di accoltellamento e si dice che lei sia in fin di vita. Ho avvertito come un colpo al cuore pensando agli occhi innocenti dei loro due figli. Non ho mai sentito urla o visto comportamenti fuori dalle righe, altrimenti non avrei esitato a chiamare le forze dell’ordine perché qui in Italia ci sono gli strumenti per fermare la violenza sulle donne e i femminicidi. Ci sono i carabinieri, la polizia, i servizi sociali, ma forse lei non ha fatto in tempo a chiedere aiuto. Non so proprio dirlo".

Il clima non proprio idilliaco tra i due pare fosse conosciuto dalle persone vicine alla famiglia ma ci sarebbero stati alti e bassi nell’ultimo periodo con delle riconciliazioni dopo liti e dissidi. Fino a ieri mattina quando la decisione della donna di chiudere il rapporto sentimentale avrebbe causato la furia sanguinaria dell’uomo che non avrebbe precedenti specifici. Saranno gli inquirenti a far luce su quello che al momento appare come una brutale aggressione da parte di un uomo nei confronti di una donna che non sarebbe più stata ‘sua’. "Non possiamo che pregare affinchè i medici possano fare il miracolo e salvarle la vita" aggiunge un altro vicino ancora sconvolto per quanto accaduto all’interno della palazzina moderna e tranquilla che si trova dietro il bar Paola.