PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Tra ritardi ed errori. Lungomare senza pace: la par condicio elettorale fa slittare l’inaugurazione

Si doveva tenere oggi ma il regolamento per le Europee blocca tutto. In via XXIX Settembre si continua a lavorare per sistemare i dettagli. La ditta incaricata ha anche sostituito la pietra con la gaffe in latino.

Tra ritardi ed errori. Lungomare senza pace: la par condicio elettorale fa slittare l’inaugurazione

Tra ritardi ed errori. Lungomare senza pace: la par condicio elettorale fa slittare l’inaugurazione

Lavori finiti, ma l’inaugurazione è ‘congelata’: spostato a data da destinarsi il taglio del nastro del nuovo lungomare di via XXIX Settembre. Il regolamento sulla par condicio in tempi di vigilia delle elezioni Europee, che si terranno tra poco meno di un mese e mezzo (l’8 e 9 giugno), sembrerebbe poter bloccare un evento inaugurale dei lavori, lunghi e tribolati tra due amministrazioni comunali, nel giorno più importante. La settimana scorsa l’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Tombolini, aveva annunciato al Carlino la sostituzione delle pietre con le incisioni latine affette da un errore madornale mentre oggi si sarebbe dovuta tenere l’inaugurazione alla presenza del sindaco e di parte della giunta. Tutto da rifare, il colpo resta in canna, a meno che la situazione regolamentare non venga affrontata e sciolta nei prossimi giorni. Comunque, dalle 17 di oggi sarà aperto al pubblico.

Ieri, tuttavia, come da copione, il personale della ditta incaricata dei lavori ha operato senza sosta per curare gli ultimi dettagli, anche in assenza di un evento pubblico. Il blocco marmoreo con la parola scritta ’Caseari’, sbagliata, al posto di quella giusta, ’Caesari’, è stata sostituita (da verificare l’opportunità di un’altra piccola correzione). Un inciampo notato da un passante la settimana scorsa e adesso sistemato dall’impresa stessa senza ulteriori costi per il Comune. La stessa impresa che ha realizzato altre pietre con su incisioni latine posizionate in altri due punti del Lungomare, all’altezza della splendida Porta Pia. Una scritta è stata inserita a terra sul lato porto-centro città, l’altra invece verso il Mandracchio. In effetti sono state riportate a terra le scritte riportate proprio su Porta Pia, per la precisione sulle due grandi lapidi frontali. La speranza è che non vi siano errori su queste incisioni.

Sempre in questi giorni il personale della ditta incaricata dell’appalto ha provveduto a sistemare alcuni dettagli che il nostro sopralluogo della settimana scorsa aveva rilevato, come ad esempio un cestino di ferro buttato a terra, le vasche da trasformare in aiuole con i rifiuti dentro. Mancano altri dettagli che però dovrebbero essere sistemati in corso d’opera, come la colorazione di alcuni blocchi ornamentali che fungono da parapetto del lungomare, dipinti di azzurro, cromia scelta anche per un palo a inizio passeggiata lato Mandracchio.

La rivisitazione progettuale, per fortuna, ha tenuto fuori dal piano operativo la presenza dell’aquila in pietra (originariamente, decine e decine di anni fa, posizionata su una colonna nei pressi della statua di Traiano) da tempo in mostra alla pinacoteca e i fasci littori. Simboli dell’epoca fascista che avrebbero senza dubbio scatenato polemiche politico-culturali molto accese.