
Luca Marasca e il suo Vignabus
Vive a Monte Roberto, non ha ancora 30 anni e la sua missione nonostante una laurea in giurisprudenza in tasca è quella di produrre vino. Un compito che gli riesce talmente bene, tra vendemmie e degustazioni, da farli vincere il premio "Piccolo Comune Amico" promosso dal Codacons in collaborazione con Coldiretti e dedicato ai paesi che, nell’ultimo anno, si sono impegnati per valorizzare il territorio e i prodotti locali, incentivando il turismo.
La cerimonia di premiazione giovedì a Roma a Palazzo Rospigliosi, sede della Coldiretti nazionale. Quella di Luca Marasca è una bella storia di ritorno alle origini e di amore. Insieme al fratello Matteo ha aperto la cantina "Marasca Rossi".
"Sono i cognomi dei nostri nonni. Tutto è nato dal loro ricordo, dall’amore che ci hanno trasmesso per la terra e tutti i nostri prodotti sono un omaggio che abbiamo voluto tributare loro – spiega Luca –. Lo stesso Vignabus, il pulmino che utilizziamo per portare i visitatori in vigna, è il vecchio furgone del nonno che abbiamo trasformato in navetta. Siamo tra i pochi produttori di Verdicchio di questo Castello di Jesi e abbiamo ogni estate tanti enoturisti che vengono a trovarci. È la nostra idea di cantina: vogliamo farla vivere non solo come produzione ma come luogo da vivere, per incontrarsi, parlare e bere un buon calice di vino".
Alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti hanno preso parte il segretario generale Vincenzo Gesmundo e il presidente Codacons Carlo Rienzi. Il premio speciale è stato assegnato a cinque imprenditori under 30 che operano nei piccoli centri, contribuendo ad arricchire il valore agricolo del comune stesso e del territorio circostante.
Il premio a Marasca è un orgoglio tutto marchigiano che nasce anche dalle possibilità date dalla legge regionale sull’enoturismo fortemente voluta da Coldiretti per permettere alle aziende di proporre iniziative e attirare viaggiatori e wine lovers da ogni parte del mondo.
Secondo l’analisi Coldiretti/Ixé, quasi tre italiani su quattro (73%) durante l’estate si recheranno a visitare uno dei piccoli borghi sul territorio nazionale. "Per questo – dicono da Coldiretti - è importante mantenere la presenza e i servizi nelle aree interne, un motore turistico che, se adeguatamente valorizzato, può diventare una risorsa strategica per il rilancio economico e occupazionale del Paese".