"Turni massacranti e ferie bloccate: così è insostenibile"

Martina Nicolai, infermiera di 35 anni, è tra i precari che ha appena sostenuto la seconda prova del maxi concorso ancora non finito

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"In prima linea contro il Covid a marzo, senza ferie da luglio e con ritmi ormai durissimi, ma dobbiamo resistere. Amo il mio mestiere e vorrei farlo sempre all’ospedale di Torrette, ma così diventa insostenibile". Martina Nicolai, infermiera di 35 anni di Santa Maria Nuova, dopo otto anni a mezzo in una struttura privata, dal 2018 lavora nel reparto di pneumologia. Ancora precaria, è uno degli oltre 2mila candidati che ha appena sostenuto la seconda prova del maxi-concorso Asur per infermieri attraverso cui cerca una stabilizzazione. Nel frattempo affronta la quotidianità in corsia con turni e ritmi complessi: "I primi tre mesi della pandemia sono stati qualcosa di eccezionale, di incredibile, ma non c’erano alternative e infatti nessuno di noi si è lamentato, era qualcosa più grande di noi – racconta la sua esperienza in corsia Martina Nicolai – Da maggio la pneumologia è tornata ‘pulita’,ma poi è iniziata la fase difficile del recupero dei pazienti rimasti fuori a causa del Covid. Tuttavia sono riuscita a fare le ferie ‘lunghe’ estive, a luglio, poi è partita la seconda fase e piano piano è cresciuta. Ad ottobre è arrivata la comunicazione delle ferie bloccate e ci siamo adeguati anche a questo. Nel Natale 2019 in pneumologia erano saltate per una carenza d’organico, ma solo da noi, quest’anno la cosa si è ripetuta. Di solito il personale si divideva le due settimane: chi faceva Natale a casa passava Capodanno in corsia. Per due anni consecutivi non è successo. Intanto lo stress si sta accumulando".

Le ferie degli infermieri di Torrette un giorno verranno recuperate, forse, di fatto dei 32 giorni all’anno a disposizione di ciascun lavoratore, nel 2020 ne sono stati spesi circa la metà. E non è tutto: "A causa di una serie di infortuni in reparto, la pianta organica ne risente e spesso capita di fare la doppia notte consecutiva, di saltare i riposi per riuscire a coprire i turni – aggiunge l’infermiera 35enne – Ripeto, se si deve fare si fa tutto, anche saltare le ferie, sperando che presto si torni alla normalità, ma il provvedimento va applicato a tutti i reparti non soltanto ad alcuni".

Infine, la famosa premialità Covid: "Forse riusciremo a prendere l’ultima tranche entro questo mese e a quasi un anno dallo scoppio della pandemia".