Una domenica immersi nell’arte Ecco le mostre da non perdere

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Una domenica all’insegna della cultura? Le occasioni ad Ancona non mancano. A cominciare dalla ‘casa dell’arte’ per eccellenza della città, la Mole Vanvitelliana. Qui c’è una mostra, ‘Terra sacra’, capace di attirare l’attenzione di chiunque, perfino dei bambini. E degli amanti dei fumetti, visto che ad essere esposte sono anche diverse tavole di Zerocalcare, il più popolare disegnatore degli ultimi anni. Il senso della collettiva è il dialogo tra opere d’arte antica e contemporanea, per creare un corto circuito stimolante e creativo, foriero di sviluppi originali. Il tema specifico è il terremoto che ha colpito qualche anno fa le Marche, ma ad esso se n’è aggiunto un altro, psicologico: il terremoto Covid, con tutte le sue conseguenze. Il punto di partenza è stato il deposito di opere d’arte proveniente dal ‘cratere’, e conservate e restaurate alla Mole. I nomi degli artisti? De Dominicis, Airoldi, Albanese, Avallone, Baruchello, Basilè, Bentivoglio, Birolli, Botta, Bruno, Camporesi, Cannavacciuolo, Cremonini, Fanelli, Favelli, Fogliati, Icaro, Marras, Maselli, Masturzo, Mazzoni, Music, Pane, Pancrazzi, Piantanida, Piavoli, Pinna, Palmieri, Pugliese, Quayola, Salvo, Santucci, Spagnulo, Tanzola e Tesei.

Alla Galleria Papini, in via Bernabei, proprio ieri è stata inaugurata ‘Marenostrum’, personale dell’artista tedesca Gisela Robert, che da tempo vive vicino a Napoli. La sua lunga ricerca l’hanno portata a realizzare lavori in plexiglass colorato.

Alla Galleria d’Arte Puccini, in via Matteotti, prosegue la mostra di Omar Galliani, prorogata fino al 12 febbraio per il notevole successo ottenuto. Merito di un autore di livello internazionale, protagonista di tre Biennali di Venezia, e di opere che ne raccontano il percorso artistico.

Affascinante la mostra inaugurata il 18 dicembre al Museo Omero, ‘Collezione Design’. In realtà l’esposizione è già diventata permanente, e d’ora in poi racconterà una bella fetta di ‘900 italiano visto attraverso oggetti diventati icone, come la Moka Bialetti, la radio Cubo Brionvega, la macchina da scrivere Valentine della Olivetti e la Vespa. Un luogo multisensoriale dove scoprire, in maniera libera e interattiva, la bellezza degli oggetti e il pensiero che li ha prodotti.