Una piattaforma per lanciare Ancona alla conquista della capitale della cultura

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"La Cultura tra l’Altro". E’ questo il titolo del dossier con cui Ancona cercherà di farsi proclamare ‘Capitale italiana della Cultura 2022’. Un dossier che, per ora, le è valso l’ingresso tra le dieci città finaliste, su un totale di ventotto candidate. Il gruppo di lavoro che ha contribuito alla stesura del documento è composto da chi negli ultimi anni ha contribuito a tracciare i percorsi culturali della città: aziende, enti, associazioni pubbliche e private, istituzioni del territorio che, assieme a un team di giovani, hanno sviluppato 84 progetti originali, cui si aggiungono iniziative di artisti e pensatori italiani che hanno deciso di scommettere sulla città. Per raccontare l’ampio e articolato progetto e dare notizia in tempo reale delle iniziative è stata ideata la piattaforma www.ancona2022.com. E’ uno strumento pensato per condividere con cittadini e visitatori come, concretamente, il piano strategico e culturale anima la candidatura e ridisegna la geografia culturale della città, fino a comprendere la periferia, le città vicine e la Regione. Fondamentale il ruolo della mappa che mostra lo spostamento del baricentro culturale, normalmente focalizzato sui canonici luoghi della cultura, che si apre per includere un intero territorio e accogliere anche chi normalmente non abita i luoghi culturali.

La piattaforma restituirà tali contenuti attraverso una narrazione immersiva fatta di voci, suoni, immagini e pensieri che insieme racconteranno il tema della candidatura a capitale, le varie proposte che sono nate, la ripartenza di una città. La candidatura significa per Ancona la costruzione di una grande rete partecipata, pubblica e privata, destinata a crescere nel tempo e che affida alla leva culturale le grandi trasformazioni sociali, economiche ed urbanistiche in atto. "Essere finalisti è un onore e una responsabilità, nei confronti soprattutto del territorio regionale - dice il sindaco Valeria Mancinelli -. Vogliamo essere al servizio di tutta la comunità, come è giusto che sia. Tre cose sono certe: la nostra corsa è una corsa di tutto il territorio; abbiamo lavorato con concretezza, senza fare il passo più lungo della gamba; il lavoro svolto sinora per la candidatura ha accelerato tante dinamiche e tanti processi culturali da fornire un grande slancio per il domani, comunque vada". L’assessore alla cultura Paolo Marasca osserva che il tema scelto (l’Altro) "è fondamentale per la cultura di ogni tempo, ed è vitale per una città come Ancona, nata, cresciuta e quasi distrutta per mano dell’Altro. La città ha partecipato con grande impegno e creatività, sviluppando progetti unici e originali, generativi. Sappiamo quanto ve ne sia bisogno".