Un’opera del Seicento fiorentino salvata: sarà oggetto di restauro

Un’opera del Seicento fiorentino salvata: sarà oggetto di restauro

Un’opera del Seicento fiorentino salvata: sarà oggetto di restauro

C’è anche un’opera del Seicento fiorentino, considerata tra le più note del pittore Cesare Dandini, che era nella chiesa del Sacramento di Ancona, tra quelle che saranno oggetto di recupero e restauro nel secondo intervento programmato da Anci Marche e Pio Sodalizio dei Piceni. Ieri, infatti, l’associazione dei comuni delle Marche e la fondazione marchigiana a Roma hanno annunciato il rinnovo della convenzione per il restauro delle opere d’arte danneggiate o comunque coinvolte nei sismi che hanno colpito la regione. Dopo il lavoro effettuato in seguito ai terremoti del 2016 e 2017, infatti, un primo lotto di cinquantasette opere che ha richiesto un intervento di restauro per complessivi 220mila euro, suddivisi tra Anci Marche e Pio Sodalizio dei Piceni, si provvederà quanto prima all’intervento su un’altra trentina di opere coinvolte dal terremoto più recente ma anche dall’alluvione, che saranno restaurate da specialisti del territorio marchigiano e che torneranno perlopiù nei luoghi dove erano conservate prima degli eventi che le hanno coinvolte. "Le Marche sono diventate un punto di riferimento per il recupero delle opere d’arte restaurate dopo gli eventi sismici – ha spiegato Marcello Bedeschi, segretario del coordinamento nazionale delle Anci regionali –, un’esperienza nata sin dal terremoto che colpì Ancona nel 1972, allora ci occupammo di tante opere, dall’Annunciazione del Guercino alla Crocifissione del Tiziano. Fu una serie di esperienze che poi si rivelò molto importante in seguito, anche in occasione del terremoto in Abruzzo". "Le Marche tremano ma sono resilienti – ha aggiunto Stefano Papetti, consulente della commissione beni culturali e sisma, incaricato da Anci Marche per i rapporti artistici con la Regione –. In questo secondo lotto saranno restaurate opere di grande valore, come quella di Cesare Dandini nella chiesa del Sacramento". "La prima iniziativa si è conclusa con la mostra del Rinascimento Marchigiano – ha spiegato anche Alfredo Lorenzoni, segretario generale del Pio Sodalizio dei Piceni – . Allora scegliemmo le opere con una promessa, quella di ripetere l’iniziativa. Promessa mantenuta: abbiamo visto opere d’arte di altissimo interesse che devono tornare restaurate nei loro siti primigeni".

Giuseppe Poli