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Via Gramsci, i residenti: "Troppi incivili, la zona 30 è solo sulla carta"

Per il Comitato Erbarella San Pietro Martire, quella di via Gramsci a Jesi è una "Zona 30 dei desideri". Grazie...

Via Gramsci è zona 30

Via Gramsci è zona 30

Per il Comitato Erbarella San Pietro Martire, quella di via Gramsci a Jesi è una "Zona 30 dei desideri". Grazie a delle foto, gli aderenti hanno mostrato presunte difficoltà nell’applicazione del provvedimento. Nel mirino finiscono alcuni parcheggi borderline. "La maleducazione e l’inciviltà sono duri a morire ed è bene averne consapevolezza – dicono –. Hai voglia a tappezzare la città di manifesti per raccomandarsi con i cittadini perché siano bravi e rispettosi".

Prima annotazione. La seconda: "La Zona 30 non funziona da sola. Fatta con qualche cartello e tante belle parole, è totalmente inefficace. Non basta dare un bel nome ad un concetto astratto per farlo diventare realtà – aggiungono –. Come non basta scrivere Zona 30 sull’asfalto perché quella zona diventi finalmente un luogo più vivibile, né tantomeno basta per far sì che le persone diventino tutto d’un tratto responsabili, civili, attenti osservatori delle regole e del Codice della strada. Una Zona 30 lasciata così, senza monitoraggio, senza controlli, senza gestione di alcun tipo non serve a niente e nessuno. Anzi, stizzisce gli automobilisti che si ritrovano in mezzo ad un tratto di strada incomprensibile", in quanto "non sapremmo come definire la piccola rotatoria rimasta da mesi senza segnaletica e diventata ormai una sorta di ostacolo da sormontare alla bell’e meglio. Sognare in grande non è una colpa. Invece, capire la differenza tra le teorie più splendenti, più promettenti, più accattivanti vendute come vincenti e la pratica, è un dovere".