Ancona torna in paradiso. La scherma vola in A1: "Salto di qualità decisivo»

La squadra presieduta da Marco Pennazzi tra le prime tre a Piacenza "L’anno scorso eravamo retrocessi per caso. Qui è nata la stella di Marini".

La scherma vola in A1: "Salto di qualità decisivo"

La scherma vola in A1: "Salto di qualità decisivo"

Un solo anno di purgatorio e il Club Scherma Ancona torna dove merita di essere, la massima serie a squadre. Una giornata trionfale quella di giovedì a Piacenza per la storica società anconetana che dopo la retrocessione dello scorso anno è tornata in serie A1 nel campionato a squadre di fioretto maschile. Decisivo il secondo posto ottenuto sulle pedane di Piacenza: era necessario arrivare tra le prime tre e il Club Scherma non ha sbagliato, ottenendo la promozione assieme a Padova e Mogliano. Protagonista della scalata una squadra giovanissima composta da Francesco Zechini, Raian Adoul, Enrico Lauria e Leonardo Gambitta, il più giovane di tutti con i suoi 15 anni. A guidarli il maestro Francesco Archivio e il coordinatore Danilo Montanari, mentre a presiedere il club c’è Marco Pennazzi, che non trattiene la sua soddisfazione dopo la promozione ottenuta: "eravamo retrocessi in uno spareggio un po’ sfortunato lo scorso anno, speravamo di risalire subito – può finalmente esultare – Per la nostra società è un buon momento: abbiamo un centinaio di tesserati, con molti giovanissimi e anche il settore femminile è florido, Serena Rossini e Benedetta Pantanetti sono già nel giro della nazionale, come Adoul nel maschile: le praticanti sono tante e anche qui siamo in A1 nel fioretto. Non sono molte le società ad alti livelli sia nel fioretto maschile che in quello femminile". Nelle 16 che il prossimo anno giocheranno in serie A1 nel campionato maschile, oltre al Club Scherma Ancona, per le Marche c’è infatti soltanto Jesi. Quando si pensa alla scherma e in particolare a quella del capoluogo, non si può non fare riferimento a Tommaso Marini, campione che sarà tra gli italiani in assoluto più attesi alle Olimpiadi di Parigi della prossima estate. "Tommaso ha iniziato con noi – sottolinea Pennazzi – ed è rimasto a lungo, fino ai 16 anni, prima di spostarsi a Jesi. Un talento, noi speriamo che nei prossimi anni altri ne continueranno ad emergere tra i nostri tesserati. Sicuramente di nomi interessanti ce ne sono e avere a disposizione un PalaScherma indubbiamente ci aiuta: gestire un impianto con 15-16 pedane non è facile ma devo dire che Comune e sponsor ci stanno vicini e dal punto di vista sportivo avere così tante pedane, rispetto agli anni in cui in via Veneto ne avevamo un paio, rappresenta un salto di qualità decisivo per l’intero movimento schermistico cittadino".

Andrea Pongetti