Disastro Ancona, altro che quarto posto

I dorici disputano il peggior primo tempo di sempre. Espulso De Santis, l’Alessandria non perdona. Una squadra allo sbando

Disastro Ancona, altro che quarto posto

Disastro Ancona, altro che quarto posto

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ANCONA

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(4-3-2-1): Liverani; Baldi, Checchi, Sabbione, Sini; Nichetti, Rota (46’ st Gazoul), Nunzella (21’ st Mionic); Lamesta (21’ st Martignago), Galeandro (35’ st Lombardi); Sylla (35’ st Cori). A disp. Marietta, C. Renault, G. Renault, Perseu, Bellucci, N’Gbesso, Speranza, Ghiozzi, Pagani, Guidetti. All. Lauro.

ANCONA (4-3-3): Vitali; Mezzoni, De Santis, Camigliano, Martina; Simonetti, Prezioso (36’ st Basso), Paolucci (36’ st Lombardi); Melchiorri (40’ Mondonico), Spagnoli (36’ st Mattioli), Di Massimo (13’ st Moretti). A disp. Piergiacomi, Perucchini, Ruani, Pecci, Brogni, Barnabà, Fantoni. All. Colavitto.

Arbitro: Sfira di Pordenone. Reti: 29’ Galeandro (rig.), 34’ e 39’ Sylla. Note - Ammoniti: De Santis, Nunzella, Checchi, Sini, Rota, Spagnoli; espulso: al 27’ De Santis, al 45’ Mondonico; spettatori 483 e 470 abbonati più 700 bambini scuole calcio , incasso 8700 euro recuperi: 1’ + 4’.

Poche scuse, l’Ancona non c’è più. Neanche mezz’ora di gioco e al Moccagatta va in scena il disastro: rigore, espulsione, primo, secondo e terzo gol dei grigi farciti di marchigiani. Tutto in dieci minuti.

E tutto mentre la squadra non fa nulla per evitare una Caporetto, nemmeno Colavitto che inserisce un difensore per un attaccante sul 3-0 per l’Alessandria. Così, di fronte a un centinaio di irriducibili tifosi dorici, giunti ad Alessandria anche durante il turno infrasettimanale e nonostante la distanza, l’Ancona rimedia la peggior figuraccia di tutta la stagione. Davanti ai tifosi, davanti al patron Tony Tiong, che nel post partita si fa sentire e che oggi potrebbe prendere decisioni sulla guida tecnica della squadra.

Doveva essere la partita scacciacrisi, è tutt’altro.

Chi deve farlo spieghi e paghi: una partita del genere esce dai canoni di qualunque peggiore incubo. Ma non è la prima, è la decima di una serie assolutamente inadeguata per gli obiettivi societari e per l’attaccamento impagabile mostrato finora dalla tifoseria biancorossa. La foto della partita nello spunto dopo pochi minuti: Melchiorri centra bene, Spagnoli ci prova ma di testa la manda fuori, è l’unica conclusione dei dorici verso la porta dell’Alessandria, perché poco dopo lo stesso Spagnoli serve Simonetti murato in area, e ancora più tardi Simonetti per Paolucci conclusione ancora respinta.

La partita è spezzettata, errori da una parte e dall’altra tra due squadre che pensano a non prenderle più che a costruire. Intanto De Santis rimedia il primo giallo. Prima della mezz’ora Sylla scappa a Camigliano, salta Vitali, si accentra e calcia, De Santis di mano evita il gol. Rosso, rigore e gol di Galeandro. Con la squadra in dieci l’Ancona ne combina ancora delle belle: cinque minuti dopo il vantaggio dei grigi, infatti, il raddoppio nasce da una punizione di Lamesta, sul cross si avventa Galeandro, la palla resta lì e, naturalmente, Sylla ci arriva per primo raddoppiando. Il tris giunge dopo altri cinque minuti: Sylla effettua un taglio in area e tutto solo tra Simonetti e Mezzoni la mette dentro ancora.

Notte fonda per l’Ancona, che nella ripresa con Mondonico e Moretti non riesce a combinare nulla di più, se non rimediare con il centrale, subentrato a fine primo tempo, un altro rosso che sottolinea ulteriormente il disastroso pomeriggio dei dorici.

Giuseppe Poli