Ora o mai più, l’Ancona si gioca tutto. A Pescara vincere non è impossibile

Ottocento tifosi dorici al seguito, nessun infortunato. Tridente pesante alle spalle di bomber Spagnoli

Ora o mai più, l’Ancona si gioca tutto. A Pescara vincere non è impossibile

Ora o mai più, l’Ancona si gioca tutto. A Pescara vincere non è impossibile

Una sfida appassionante e sentita come un vero derby, ma soprattutto una partita che vale una stagione: ecco Pescara-Ancona, confronto numero 38 tra le due squadre, che si giocherà davanti a una magnifica cornice di pubblico con tanti anconetani, quasi ottocento, che giungeranno nel pomeriggio all’Adriatico a sostenere a gran voce Gatto e compagni. La vittoria sul Sestri ha restituito certezze all’Ancona, nonché punti fondamentali per poter continuare, oggi, la missione per la salvezza diretta. La settimana ha restituito a Boscaglia quattro giocatori tutti titolari o quasi, e cioè Mondonico, Gatto, Paolucci e Cioffi.

E’ un appuntamento che vale una stagione, perché in caso di vittoria l’Ancona potrebbe guardare con grande ottimismo all’ultima in casa contro la Lucchese. Diversamente dovrebbe fare i conti con i risultati delle altre contendenti, prime tra tutte quella Fermana che ha centrato tre vittorie nelle ultime partite. E’ una partita chiave, uno spareggio salvezza che i dorici affrontano in trasferta, forti del loro pubblico, delle certezze ritrovate nell’ultima vittoria e di un organico finalmente al completo. Dall’altra parte un Pescara che non regalerà nulla ai dorici, motivato dal sesto posto in classifica, a tre punti dal quinto ma con tre squadre che gli alitano sul collo, pronti a scavalcarlo. Il tecnico Cascione recupera Merola e Di Pasquale, sicuramente out Aloi, Masala e Pellacani. Boscaglia dovrebbe confermare il 4-2-3-1, o 4-4-1-1 in fase di non possesso, con la difesa a quattro davanti a Perucchini composta da Barnabà o Clemente e da Martina o Agyemang sugli esterni, centrali di difesa Pasini e Mondonico in vantaggio su Cella. Davanti alla difesa Gatto e Prezioso, trequartisti Cioffi o Giampaolo, Saco e Paolucci, al centro dell’attacco Spagnoli. Questo nel caso in cui il modulo sia lo stesso della scorsa settimana, ma non sono escluse sorprese, come per esempio un passaggio al 4-3-3, o 4-3-1-2, modulo particolarmente caro a Boscaglia, che potrebbe non solo essere speculare a quello del Pescara, ma permettergli di schierare alcuni giocatori nel loro ruolo preferito. I precedenti all’Adriatico parlano soprattutto in favore dei pescaresi, ma sono state numerose, in passato, le circostanze in cui i dorici si sono imposti, come negli anni Duemila in cui hanno sempre vinto, prima 2-3, in serie B nel 2000, con gol di Parente, Vieri e Albino, poi 01 in Coppa Italia nel 2002, con gol di Montervino, e infine 1-3 in C1 nel 2007, con reti di Caremi, De Sousa e Miglietta. Negli ultimi anni l’Ancona ha affrontato il Pescara all’Adriatico due stagioni fa: partita terminata 2-1 per la formazione guidata allora da Auteri nonostante il gol firmato da Faggioli, per i dorici. Ma le sfide con il Pescara fanno storia a sé e sfuggono a qualsiasi pronostico. E Gatto e compagni sanno che è quella che vale tutto.

Giuseppe Poli

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