Gianmarco Tamberi rimane d’argento nel Golden Gala Pietro Mennea 2020. La gara di salto in alto vede l’oro dell’ucraino Andriy Protsenko con 2,30. Gimbo a Roma si ferma a 2.27, secondo, davanti all’altro azzurro Stefano Sottile rimasto di bronzo (2.18). "Ho fatto il possibile da Ostrava a oggi – ha dichiarato ai microfoni della Rai –. Ma è stata una stagione complicata. I primi salti sono stati osceni, sembrava dovessi uscire a 2,15, poi sono riuscito a tirare fuori qualcosa e arrivare a 2,27. È uscita una gara decente. Se lo merita il Golden Gala. Mi dispiace solo per una stagione in cui obiettivamente cercavo altre misure. Comunque sto bene e questo è importante per il futuro". Complicato anche entrare in un Olimpico senza tifosi. "E’ pesante vedere uno stadio così vuoto. Sono arrivato molto carico, ma guardare le tribune e ricordare quello che succedeva gli altri anni non è stato facile".
Tamberi si prende il secondo posto e rivolge il pensiero già al 2021. "L’anno che conta è il prossimo". Tokyo è l’obiettivo con la O maiuscola, "anche se mi sarebbe piaciuto vincere il Golden Gala, ma Protsenko (che eguaglia il season best, ndr) ha meritato il successo". Tamberi sceglie di iniziare a saltare alla misura di 2,15. La solita canotta bianconera della Puma con il numero 8 e lo stemma dell’Atletica Vomano. Gimbo va. Come ai 2,18 che vola sempre alla prima. Nessuno come lui. Perché il resto della truppa chi prima chi dopo sbaglia. I 2,21 li superano solo Tamberi e Andriy Protsenko: quest’ultimo ai 2,18 commette un errore. Fuori dalla competizione Sottile, ma anche il lituano Glebauskas, l’ucraino Doroshchuk e lo slovacco Bubenik. Sembra in una serata di grazia l’altista dorico. Lo si nota nel salto di 2,24 molto alto, pulito, concentrato quanto mai.
Dopo ogni prova va a parlare con il papà coach Marco. Protsenko invece sbaglia due volte tale misura che supera solo alla terza. I primi due errori di Tamberi arrivano ai 2,27. La grinta e la tenacia però lo portano a saltare la misura al terzo e ultimo salto. Rischia il tutto per tutto invece Protsenko e ha ragione. Perché dopo i due errori a 2.27 prova i 2.30. Saltati. E’ il balzo che decide il Golden Gala. Misura indigesta invece a Tamberi che tenta di riprendersi il comando provando 2,32. Arrivano invece due errori e GImbo si deve accontentare dell’argento con 2,27.
Simone Barontini vuole confermarsi campione d’Italia anche tra le Promesse dopo averlo fatto agli assoluti. Oggi (ore 19:55) il mezzofondista dorico è atteso dalla batteria di qualificazione degli 800 metri nei tricolori di Grosseto. L’anconetano delle Fiamme Azzurre dovrà vedersela con Leonardo Cuzzolin (Pro Sesto Atletica), Victor Curcuianu (Acsi Campidoglio Palatino) e il partenopeo Andrea Romani (Atl. Riccardi Milano 1946), iridato 2018 della 4x400 juniores.