Scuola, terza dose: sono 76mila i lavoratori da vaccinare in Toscana

I docenti sono stati tra i primi ad essere vaccinati. "Sarebbe opportuno partire per la terza dose con chi lavora con gli under 12, quindi con chi insegna all'infanzia, alla primaria ed al primo anno della secondaria di primo grado", afferma il direttore Usp, Roberto Curtolo

Vaccino, molti i prof che devono fare la terza dose

Vaccino, molti i prof che devono fare la terza dose

Firenze, 2 novembre 2021 - Sono 76mila i lavoratori della scuola toscana che dovrebbero al più presto ricevere la terza dose. Gli insegnanti, si ricorderà, sono stati tra i primi ad essere vaccinati. Tant’è che la maggior parte di loro, insieme naturalmente agli Ata, ha avuto la seconda dose intorno ad aprile. Siamo dunque arrivati ai sei mesi, a partire dai quali - i virologi ci hanno insegnato, - l’efficacia del siero cala. Così, il problema è all’ordine del giorno. Nella nostra regione, sono 4mila i lavoratori scolastici non vaccinati, che dunque vanno avanti coi tamponi per ottenere il green pass. 76mila appunto sono i vaccinati, perlopiù con AstraZeneca.

“La questione è sul tavolo - dice Ludovico Arte, dirigente dell’Itt Marco Polo -. Tra i miei docenti, so che alcuni con più di 60 anni hanno già fatto la terza dose. Altri non vedono l’ora di ottenerla per sentirsi più tranquilli mentre c’è una fetta di colleghi che già ha fatto di malavoglia le prime due punture e che quindi guarda con molta diffidenza alla terza dose”. “Se vogliamo garantire in sicurezza la didattica in presenza - non ha dubbi Francesca Cantarella, dirigente del comprensivo Vespucci, - l’unica strada possibile è la vaccinazione di massa. Noi adesso abbiamo purtroppo ben otto classi in quarantena. Siamo molto provati, tra scioperi e assenze ordinarie”.

“Sarebbe opportuno iniziare con le terze dosi partendo dal personale che insegna all’infanzia, alla primaria, e nelle prime medie. A prescindere dall’età, sono a mio avviso questi i lavoratori da vaccinare per primi, perchè lavorano con gli under 12, al momento non vaccinabili - afferma Roberto Curtolo, dirigente dell’Usp Firenze -. Essendo la categoria scolastica più a rischio, credo debba esser subito messa in sicurezza. Ad ogni modo, per la terza dose attendiamo chiaramente le disposizioni ministeriali. Da noi per fortuna l’adesione alla campagna vaccinale da parte del personale scolastico è alta. E anche sul green pass non abbiamo registrato particolari ostacoli. Abbiamo avuto qualche sporadico caso di sospensione per il mancato possesso della certificazione, ma si tratta di numeri assolutamente risibili”.

Intanto, «tra oggi e domani sarà approvato dal governo il nuovo protocollo per la scuola», come ha annunciato il sottosegretario della Salute, Andrea Costa, a Radio 24. L’obiettivo, ha aggiunto, «è mantenere la scuola in presenza limitando al minimo la Dad». L’elemento chiave è che scatterà «la didattica a distanza solo in caso di tre persone positive in una classe, la quarantena automatica dopo un solo caso non scatta più».

“La Cisl scuola ha chiesto ieri urgentemente un incontro perchè le nuove misure per regolare le quarantene a scuola non possono arrivare tra capo e collo ai dirigenti scolastici - afferma Claudio Gaudio, segretario Cisl scuola - il preside non può assumersi responsabilità non inerenti al proprio profilo. Attendiamo linee guida chiare”.