Solidarietà verso l'Ucraina, da Pistoia 13 tir carichi di beni di prima necessità

Dalla Giorgio Tesi Group verso il confine, per iniziativa anche di alcuni dipendenti di origine ucraina. Viveri, vestiario e coperte donati da privati cittadini e aziende del territorio

Pistoia, 3 marzo 2022 - Una dozzina di tir carichi di cibo, vestiario, coperte, medicinali, pannolini ed altri generi di prima necessità stanno partendo per l'Ucraina. Sono il frutto di una gara di solidarietà lanciata dalla Giorgio Tesi Group di Pistoia, azienda leader a livello europeo del florovivaismo, e da alcuni suoi dipendenti di origine ucraina, che vivono a Pistoia da diversi anni con le famiglie e che a loro volta hanno raccolto l'appello di alcuni loro connazionali che adesso sono nelle zone dell'Ucraina dove si combatte. La risposta dei pistoiesi (privati cittadini e aziende) non si è fatta attendere.

Tre tir carichi sono partiti ieri e almeno altri 10 stanno per lasciare l'azienda pistoiese alla volta del confine ucraino. Molti volontari intanto sono al lavoro nei e piazzali dell'azienda e all'interno dei capannoni a smistare il materiale raccolto: vestiti e coperte da una parte, cibo e medicinali dall'altra.

"I camion – spiega Fabrizio Tesi, titolare della Giorgio Tesi Group – sono quelli che erano qui in partenza con le nostre piante, alcuni erano anche già partiti e poi con l'evolversi della situazione sono dovuti tornare indietro, sono stati scaricati e subito ricaricati con il materiale raccolto da inviare in Ucraina, altri sono pronti a partire. Cerchiamo di far arrivare questi convogli, con la documentazione giusta, verso destinazioni idonee ad accogliere tutti questi materiali".

"I miei familiari e quelli di mia moglie – spiega Dmytro Podolyaka, dipendente della Giorgio Tesi Group - sono in Ucraina, così come molti nostri amici. Alcuni di loro si trovano in aree dove si combatte e da dove è impossibile scappare. Sappiano che hanno bisogno di tutto, a cominciare dal cibo, che sta finendo. Per questo abbiamo iniziato la raccolta di generi di prima necessità da inviare nel mio Paese. Certo non mi aspettavo che ci fosse così tanta solidarietà, che mi ha veramente commosso".