Alcol, rumore e vandalismi Notti caos a villa Strozzi

I residenti: "Da quando sono iniziati gli eventi alla Limonaia non si vive più". Il parco viene lasciato all’alba pieno di rifiuti e di bottiglie di birra vuote

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Da quando è iniziata la bella stagione il parco monumentale di Villa Strozzi sembra non aver pace: gruppi di ragazzi si riversano dalla sera fino alle prime luci dell’alba e lasciano le tracce di bagordi alcolici notturni. A pagarne le conseguenze, i frequentatori diurni, che la mattina si trovano a fare i conti con cumuli di spazzatura, bottiglie rotte e atti vandalici. "Da quando ha aperto la stagione estiva della Limonaia, ricevo danni di continuo, – protesta Manolo Caroli, il gestore dei tappeti elastici per bambini – È ripartita da qualche settimana e ho già cumulato circa 800 euro di danni: più nel solo ultimo mese che in sette anni che sono qui. Mi hanno sfondato il capanno degli attrezzi e rubato l’avvitatore, le tavole di legno, i palloni, la motosega… Con la motosega sono stati visti addirittura rincorrersi in maniera pericolosa. Spesso scavalcano la recinzione e saltano sui tappeti, rompendo le molle. Sabato sono stato qui dalle 23 alle una per capire cosa succede. Ho contato almeno un centinaio di ragazzi, quasi tutti ubriachi, che urlavano e davano di matto. Si portano birra e superalcolici del discount, bevono qui prima di andare a ballare, forse per risparmiare, arrivano su già imbenzinati. Senza nessuno a controllare, sono delle bombe a orologeria: un adulto con la pettorina, già sarebbe un presidio".

Mentre il cancello dal lato del Pignone è aperto e controllato fino alla chiusura degli eventi, quello dal lato di Monticelli no: "Il problema è che parecchi scendono per uscire su via di Soffiano – spiega Enrico Nencioni, consigliere dell’attiguo circolo del Boschetto – Bisognerebbe che dalla Limonaia s’impegnassero a controllare con gli stewart anche di qua. Che stiano aperti fino alle 4, poi, non va bene, non è il luogo adatto". "I ragazzi scendono su via Pisana, vociando e cantando cori da stadio, fino alle 4 e mezzo", testimonia Lea Puppo. "Quando arrivo la mattina, trovo bidoni rovesciati, moltissime bottiglie di birra per i prati, cumuli di rifiuti: raccolgo, ripulisco e la mattina dopo stessa storia", dice Marco Di Bari, presidente del comitato Cittadini per Villa Strozzi.

Non è solo l’alcool a preoccupare, ma, nella parte boscosa sul versante Est, anche i sintomi di una recrudescenza della droga nel parco: "Ho ritrovato quattro siringhe usate vicino all’osservatorio, una era messa ritta sul muretto del ponticino, quasi a dispetto – racconta Fabio Vaccari – Porto spesso mio figlio e i suoi amici qui: anche se sono bambini, assorbono quello che vedono. Ci vorrebbe più cura del parco. Parte della colpa è data dai social: io sto particolarmente attento, ma sono pieni di video di violenza, ho visto filmati che mostrano bande di ragazzini con il passamontagna che spaccano tutto e fanno i gangster". Fino a due settimane fa, inoltre il portone di via Pisana 85, un ingresso non utilizzato in una parte diventata rifugio dei disperati, era sfondato: qui si trovano segni della frequentazione di senzatetto, residui di pasti e stracci, involucri sospetti di stagnola. Ora il portone è stato nuovamente sprangato dopo le proteste dei residenti, ma sono stati visti personaggi strani scavalcare la recinzione.

Carlo Casini