Virus, appello ai centri commerciali

Risponde il condirettore del Calino, Beppe Boni

Bologna, 1 aprile 2020 - Probabilmente il luogo dove purtroppo persiste il rischio maggiore di contagio è il supermercato. Ci sono file dove non sempre viene rispettata la distanza di sicurezza e clienti sprovvisti di mascherine. A mio avviso la protezione civile dovrebbe distribuire mascherine ai supermercati da consegnare ai clienti che ne sono sprovvisti a fronte di un piccolo obolo da rigirare alla protezione civile. E dovrebbe dotare ogni supermercato di apparecchi atti a misurare la temperatura corporea di tutti i clienti prima di accedere ai ai locali.

Massimo Gavioli

Risponde il condirettore del Calino, Beppe Boni

Se si osservano le regole dettate dal governo e dal buonsenso non c'è pericolo a frequentare i supermercati per fare la spesa. Oggi è ancora difficile reperire mascherine per tutti gli operatori sanitari e in generale per gli operatori pubblici e quindi difficilmente la Protezione civile può occuparsi in modo diretto dei centri commerciali. Queste strutture ormai si sono organizzate in proprio e quasi tutte  hanno correttamente posto un addetto all'ingresso che fa entrare un numero limitato di clienti: uno esce e uno entra. Fuori ormai ovunque ci sono le file e ognuno mantiene la distanza. Chi è ancora sprovvisto di mascherina può adottare una forma di protezione che non è il massimo ma può aiutare: un foulard davanti ala bocca. Per gli scanner che misurano la temperatura ogni azienda deve organizzarsi in proprio e per ora non è un obbligo. Bastano pochi secondi. Giriamo l'appello ai centri commerciali. beppe.boni@ilcarlino.net

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