Autovelox, un bancomat per i comuni

La lettera Risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 25 luglio 2021 - Indipendentemente dal traffico aumentato, in relazione al nodo di Bologna (Tangenziale e Autostrada) dimentichiamo che fu predisposto un polo di smistamento merci all'interporto con trasferimento su rotaia, mai preso in considerazione, poi in parallelo si aggiunge la maleducazione di molti automobilisti che non agevolano l'immissione dei veicoli in tangenziale creando così l'effetto elastico con rallentamenti. Inoltre la pandemia con riduzione di produzione ha incentivato il trasporto su gomma. Inoltre direi che invece di incrementare gli autovelox sarebbe più opportuno la presenza di tutori del traffico per sanzionare tutte quelle infrazioni alle quali apparentemente non si dà importanza ma sono un gran segno di maleducazione stradale. Enzo Po

risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni Torniamo sul tema del traffico, un incubo che assilla i bolognesi e per quanto riguarda la tangenziale e l’autostrada che attraversano la città anche migliaia di altri cittadini che ogni giorno transitano su questa striscia d’asfalto perennemente intasata. Certo, un polo di smistamento merci all’interporto avrebbe potuto snellire il flusso di veicoli, è vero che molti automobilisti sono maleducati o imbranati e rallentano il traffico. Ma il problema non è qui. Queste sono aggravanti. Il vero nodo è che tangenziale e percorso autostradale che passano accanto a Bologna sono inadeguati e perennemente affogati di automezzi. In questi giorni di grandi migrazioni vacanziere è un delirio. Detto mille volte, facciamo mille e una: il Passante con allargamenti qua e là della tangenziale è una scelta che non risolve e che non ha visione futura. Un errore clamoroso appoggiato dall’attuale giunta comunale che sarà una cambiale da scontare in futuro. Serviva un anello autostradale che aggirasse la città a Nord (o a Sud) ma il centrosinistra si è sempre opposto. Amen. Gli autovelox. Sono il bancomat dei Comuni, sistemati perlopiù come trappole ovunque per fare cassa. Su alcune strade sono necessari perchè si tratta di percorsi ad alto rischio di incidenti o dove i veicoli corrono pericolosamente. In altri luoghi, senza alcuna analisi dei sinistri, vengono installati per fare multe a raffica. E il cittadino paga.

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