Alberto Pierini
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Benzina e diesel sotto i 2 euro ovunque: alla vigilia giungla di prezzi

Martedì in città 15 impianti scendono a 1.77, gli altri restano a una media di 2.10. Differenze fino a 50 centesimi al litro Le ultime variazioni dopo le 17: il pieno oscilla da 102 a 132

Benzina (Ansa)

Benzina (Ansa)

Arezzo, 23 marzo 2022 - Un distributore sta sulla sinistra del viale, l’altro sulla destra. A poche decine di metri di distanza, attraversi la strada e cambi compagnia. Ma soprattutto cambi il mondo: perché da una parte la verde scende a picco sotto i 2 euro e atterra a 1.77. Dall’altra resta in cima al picco, o appena sotto: 2.10. Una forbice mai vista nel martedì grasso (o magro) della giungla dei prezzi.

La missione è compiuta: il costo al litro torna sotto la soglia sia per la verde che per il gasolio. Oggi il fronte torna compatto. Ma ieri non dappertutto. Motivo? Gira gira la versione più gettonata è appesa all’ora di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale: all’una e 40 di notte. E visto che la legge parla di adeguamento immediato per il giorno dopo, le compagnie si dividono. Qui come in tutta Italia. E si scatena la rincorsa al contrario.

I primi cinque distributori a riportare il ticket sotto controllo lo fanno praticamente all’alba: il tempo di aprire l’impianto e aggiornano il portale del ministero con i nuovi prezzi. La montagna partorisce un topolino? No, perché di ora in ora il topolino arrotonda le sue forme. A fine giornata saranno una quindicina gli impianti ad aver provveduto all’adeguamento, un terzo circa del totale, essendo in tutto 41. Ma sul filo delle lancette.

Non si era mai visto ritoccare i prezzi cinque o sei volte al giorno, fin dopo le 17, quasi alla chiusura dei distributori. E invece in tanti lo fanno. E all’ora di pranzo era un febbrile rincorrersi sul filo degli zeri e delle virgole. Disegnando una giornata a due velocità. Il grosso degli impianti è assiso tra 2.08 e 2.10 ma ce n’erano ancora ai classici 2.30 dei giorni caldi. Come dire che se ieri avevate progettato il pieno potevate scegliere tra un conto di 102 euro e uno di almeno 132, stimato sui classici 60 litri.

Sempre che non amiate il servito, perché in quel caso la forbice diventava infinita, come ormai abbiamo imparato a capire. Alla base, ricorderete, il taglio provvisorio alle accise deciso dal Governo. Per trenta giorni un taglio di 25 centesimi, che poi diventano 30 con l’Iva. Pochi rispetto a quello che vorremmo ma sufficienti a riportare i prezzi almeno su una linea dignitosa.

E da oggi tutti gli impianti sono tornati a marciare nella stessa direzione. Le associazioni dei consumatori fin da ieri minacciavano denunce nei confronti di chi non avesse abbassato subito i prezzi. Ma è chiaro che nella giornata di oggi tutti dovranno mettersi in regola. E il panorama è quello di una spesa sotto 1,8. Ma anche qui con alcune differenze. Ci sono compagnie che comunque hanno piazzato la soglia sopra 1.8.

Quindi delle oscillazioni resteranno. Ma è niente rispetto a quello che la rete ha offerto ieri. Fino a paradossi autentici: alcune pompe «bianche» (quelle più economiche) ritrovatesi a vendere a prezzi superiori alle compagnie: e tutto sempre ad una distanza di poche decine di metri. La mossa riporta il gasolio quasi ovunque sotto il prezzo della benzina, riassumendo le loro posizioni tradizionali: un equilibrio ritrovato ma anche qui poco chiaro, visto che le accise ridotte sul diesel pesano 5,5 centesimi e sulla verde 30,5.

Con le compagnie che consigliano un prezzo ma non lo impongono: tra Arezzo e la provincia le stesse marche viaggiano su tariffe in qualche caso fino a 30 centesimi in più o in meno. Dovevamo passare da qui per freddare una delle «stangate» che ci sta cambiando la vita e ci siamo passati. Perfino ritrovando quel gusto della trouvaille, la caccia alle occasioni, che non pensavamo potesse scattare non solo alla Fiera ma anche nel serbatoio.