Covid nel Lazio oggi, bollettino del 16 luglio: 9.083 nuovi contagi, 7 vittime

Campagna vaccinale: oltre 12mila quarte dosi in un giorno, la regione supera il target nazionale. Omicron Centaurus (BA.2.75), Bambino Gesù: "una sub-variante e non una variante"

Roma, 16 luglio 2022 - Crescono i contagi. Oggi nel Lazio su 5.973 tamponi molecolari e 34.147 tamponi antigenici per un totale di 40.120 tamponi, si registrano 9.083 nuovi casi positivi (+571), sono 7 i decessi delle ultime 24 ore. Sul fronte ospedali sono 1.014 i ricoverati nelle aree mediche (+17), 74 le terapie intensive (+2) e +5.543 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 22,6%. I casi a Roma città sono a quota 4.620.

Sono 218.965 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 217.877 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 1.640.058, i morti 11.598, su un totale di 1.870.621 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio. 

Campagna vaccinale: "Nella giornata di ieri sono state effettuate oltre 12 mila somministrazioni di quarte dosi di vaccino, sopra il target nazionale". Lo afferma l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato. 

Centaurus (BA.2.75) "una sub-variante e non una variante"

Una "sub-variante e non una variante", la Centaurus (BA.2.75) che preoccupa la Gran Bretagna e oggi anche il Giappone, ma "al momento non sembra avere caratteristiche di dominanza". Così il direttore dell'Unità di microbiologia dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma, Carlo Federico Perno sottolineando che "questo virus da quasi 9 mesi non fa nuove varianti ma lavora su se stesso".

Inoltre la BA.2.75, spiega Perno "è una sottovariante derivata tra l'altro da Omicron BA.2 e non da BA.5 e quindi - rileva l'esperto - ha meno a che fare con la sub-variante più nuova, BA.5, molto più infettiva delle altre". Inoltre è presente solo in alcuni Paesi "e fa una grande fatica ad emergere". Nel mondo sono stati infatti finora confermati 290 casi "a fronte di decine di milioni di infezioni globali al giorno", dice Perno. Però mette in guardia, "questo non significa che si può abbassare la guardia perchè questo virus ci ha abituato a cambiamenti