Bonus, cuneo fiscale, buste paga, Irpef, pensioni e aiuti: ecco cosa può cambiare

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi ha convocato i sindacati per settimana prossima per affrontare la questione fisco

Sono da sempre temi caldi e ancor più lo sono diventati negli ultimi anni con la questione Covid e la guerra in Ucraina che hanno creato enormi difficoltà economiche a milioni di famiglie e persone in Italia. Tanti sono stati gli interventi fatti (più o meno azzeccati) per sostenere famiglie e imprese (dal Superbonus 110, ai ristori, alle 200 euro in busta paga) in questi ultimi anni e anche alcune riforme strutturali (dall'assegno unico alle nuove aliquote Irpef).

Tasse
Tasse

La convocazione

Ma altri interventi potrebbero essere fatti e alcune misure prorogate. Per questo il premier Mario Draghi ha convocato i leader di Cgil, Cisl e Uil per il 12 luglio a Palazzo Chigi. L'appuntamento, a quanto si apprende da fonti sindacali, è per le 11 di mattina. Sul tavolo i nodi più caldi della crisi economica in corso, dal taglio del cuneo fiscale con cui aumentare i salari alla riforma del fisco passando per il caro bollette e gli interventi a sostegno delle famiglie in questo momento delicato.

Superbonus 110%

E' uno dei nodi più spinosi per il Governo. Il no alla proroga al provvedimento deciso dal Governo Draghi nell'ultimo decreto aiuti deve essere convertito in legge nelle prossime ore (l'intero provvedimento). Un problema non da poco. Politico perché rischia di far vacillare la maggioranza (il Movimento 5 stelle vorrebbe fosse prorogato) ma anche economico. Sono molte le imprese e le famiglie che rischiano di rimanere con il cerino in mano. Da una parte ci sono persone che rischiano di dover restituire i soldi dall'altra migliaia di imprese che temono di andare a gambe all'aria con migliaia (si stima oltre 30 mila) licenziamenti.

Irpef

Dopo la riforma di inizio anno che ha fissato nuove aliquote e nuovi scaglioni da diverso tempo c'è chi ne ritiene necessaria una revisione complessiva perché in particolare si chiede una maggior salvaguardia per le fasce di reddito più basse.

Taglio del cuneo fiscale

Del provvedimento e della sua portata si discute da tempo. Sono favorevoli sia le imprese che i sindacati. In sostanza il cuneo fiscale è la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e la busta paga netta ricevuta dal lavoratore. In sostanza tutte le tassazioni e le ritenute che fanno passare la cifra lorda a quella netta. Un peso che colloca l'Italia ai livelli più elevati al mondo. Di questa misura si discute spesso, anche in occasione del Bonus 200 euro che sta per arrivare nelle buste paga di milioni di italiani. Due mesi fa si decise però di optare per il Bonus"Le risorse per il taglio del cuneo fiscale ci sono, serve solo la volontà politica di farlo". Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. La riforma, ha spiegato, costerebbe 16 miliardi di euro, meno della metà dell'aumento delle entrate fiscali annunciate dal governo e "porterebbe in tasca ai lavoratori sotto i 35mila euro di reddito una mensilità in piu' all'anno, pari a 1223 euro. Il cuneo andrebbe per i due terzi a vantaggio dei lavoratori e per un terzo delle imprese".

Bonus 200 euro

Non è detto poi che bsi possa pensare nuovamente a un nuovo intervento "una tantum" come quello dei 200 euro per chi ha redditi sotto i 35mila euro. Le cifre in questo caso sarebbero da rivedere perché da molte parti si è sottolineato come il provvedimento sia insufficiente a colmare il danno causato negli ultimi mesi dall'aumento delle materie prime e in particolare del gas e dell'elettricità. L'ideale però sarebbe introdurre interventi strutturali che permettano di far salire il reddito delle persone.

Pensioni

Sullo sfondo c'è anche la riforma delle pensioni. Dopo l'accantonamento di quota 100 passando a quota 102 il Governo vorrebbe rimettere mano alla questione per una riforma complessiva che possa garantire la tenuta del sistema previdenziale sul lungo periodo. Alcune forze politiche hanno già avanzato le loro idee come la Lega che già da mesi ha lanciato la proposta di "Quota 41" anche se le iniziative in campo sono diverse anche perché senza un intervento complessivo c'è il "rischio" che da gennaio torni in vigore la Riforma Fornero.

Aiuti a famiglie e imprese

Sul tavolo ci potrebbero poi essere altri interventi come la proroga del taglio (da 30,5 centesimi a litro per benzina e gasolio a 10,5 per GPL) delle accise sui carburanti (lo sconto, in vigore dal 22 marzo 2022, è stato prorogato dall'8 di luglio fino al 2 agosto per contenere i continui aumenti di prezzo di benzina, diesel, GPL e metano.o aiuti a imprese particolarmente colpite dall'aumento dell'energia. Nei prossimi mesi novità ci potrebbero essere anche sull'Assegno unico universale dopo che da diverse parti si è avanzata la necessità di rimodularlo.