CANOVA SPLENDE 200 ANNI DOPO

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Ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo in scultura e soprannominato per questo "il nuovo Fidia", Canova morì a Venezia il 13 ottobre 1822, quindi esattamente 200 anni fa (era nato a Possagno nel 1757). Per celebrare il bicentenario della sua scomparsa l’Italia è percorsa da una serie di iniziative espositive. Senza dimenticare il Museo Gypsotheca a lui dedicato nella città natale dove proprio oggi chiude ’Maddalena. Caravaggio e Canova’, un dialogo tra questi due artisti che trova nella figura della Maddalena il punto di contatto. Ma ogni fine settimana per tutto il mese è possibile anche effettuare visite guidate al prezzo di 4 euro oltre al biglietto d’ingresso prenotando allo 0423 544 323 o inviando un’email a posta@museocanova.it. Quattordici capolavori della collezione di Possagno sono però in prestito fino al 18 aprile al Mart di Rovereto. ’Canova tra innocenza e peccato’ annovera, infatti, fra le 200 opere esposte anche Endimione dormiente, Le tre Grazie, Amore e Psiche stanti (foto in basso a sinistra). Ma le sue sculture nei secoli sono state prese a modello anche da altri scultori e pure da fotografi come Douglas Kirkland, ex assistente di Irving Penn, presente con un ritratto di Roberto Bolle. Mentre la Venere Italica, un gesso del 1811 (foto in basso al centro) viene attualizzata nella copia di Fabio Viale che ne ricopre di tatuaggi la schiena.

Fino al 20 febbraio la Pinacoteca Nazionale di Bologna ospita nel suo Salone degli Incamminati ’Antonio Canova e Bologna. Alle origini della Pinacoteca’ che evidenzia il ruolo ’diplomatico’ dello scultore nell’azione di recupero, soprattutto dalla Francia, di gran parte del patrimonio artistico vittima delle spoliazioni napoleoniche. Tra i materiali esposti l’Autoritratto dello scultore e il suo Diario di viaggio 1779- 1780 (suo primo soggiorno a Bologna), i gessi donati all’Accademia di Belle Arti tra cui la Testa di Papa Clemente XII Rezzonico e la Maddalerna Penitente appena restaurata. Come eventi collaterali una serie di conferenze che si tengono alle ore 17 del 21 (’Canova e Bologna’ a cura di Alessio Costarelli) e del 28 gennaio (’Canova e Firenze’ a cura di Carlo Sisi), poi alla stessa ora del 4 febbraio (’Canova e Perugia’ con Stefania Petrillo), dell’11 (Paola Fardella parla di ’Canova e Napoli’) e del 18 (Andrea Bacchi su ’Canova e Venezia’). Per i bambini dai 6 agli 11 anni, invece, un racconto animato oggi, 23 e 30 gennaio dalle 16 alle 17,30 con prenotazione obbligatoria all’indirizzo pin-bo.urp@beniculturali.it specificando i nominativi dei partecipanti.

Ai Musei Civici di Bassano del Grappa l’allestimento della mostra ’Ebe Canova’ fino al 30 maggio con presentazione della celebre statua del 1817 (foto in basso a destra) che, grazie alle nuove tecnologie, è stata ricomposta utilizzando i frammenti superstiti dopo il bombardamento alleato su Bassano del 1945.