Careggi, ultimatum ai sanitari No vax In 120 rischiano la sospensione

Sono medici, infermieri, tecnici, ostetriche e operatori. Per il Meyer invece non ci sono numeri precisi. La Fp Cgil lancia l’allarme: "Con il blocco delle assunzioni è alta la possibilità di non poterli sostituire"

Migration

Circa 120 operatori di Careggi stanno per ricevere una convocazione ufficiale: dovranno presentarsi in una data prestabilita all’ambulatorio vaccinale dell’ospedale. Qui verrà chiesto ufficialmente loro se vogliono ricevere la prima dose di quel vaccino che non hanno ancora fatto. Sono medici, infermieri, tecnici, ostetriche e operatori socio sanitari che lavorano a stretto contatto con l’utenza e che risultano ancora non immunizzati. "I loro nominativi ci sono stati forniti dagli uffici competenti – spiega la direzione aziendale di Careggi -. In caso di rifiuto al vaccino, potrebbero essere sospesi dal lavoro".

Un provvedimento che per medici, ostetrici, infermieri e tecnici dovrà prima passare un’altra fase: dall’ospedale partirà la segnalazione ufficiale dei no vax convinti ai rispettivi ordini professionali. Saranno questi ultimi a ratificare ufficialmente la sospensione, come già avvenuto per 4 medici fiorentini. Per quanto riguarda gli operatori sociosanitari, che non hanno un ordine professionale, la sospensione sarà invece diretta: no vaccino, no lavoro. A meno che, appunto, non accettino in extremis di vaccinarsi. Ancora al Meyer non ci sono invece numeri precisi del personale a rischio sospensione: "Attendiamo indicazioni specifiche da Regione e Asl" dicono, anticipando però che i no vax nell’ospedale pediatrico dovrebbero essere un numero piuttosto esiguo.

Proprio in queste ore stanno partendo dalla Regione le lettere di sospensione per altri circa 4500 operatori della sanità pubblica e privata non vaccinati. "Lotterò fino alla fine – promette il presidente Eugenio Giani -. Avremo assoluto rispetto fino al 30 settembre: dopo tiriamo le somme e chi non ha fatto il vaccino non ha più scuse e sta a casa. Non si provino a venire nei luoghi pubblici: la loro scelta di non vaccinazione è inconcepibile".

La FP Cgil si schiera a favore della vaccinazione obbligatoria: "Noi stessi abbiamo invitato i nostri iscritti a farla". Ma teme le ripercussioni delle sospensioni dal servizio: "Si rischia di non poterli sostituire, tanto più in questa fase di insostenibile blocco delle assunzioni e dopo la diminuzione degli infermieri negli ospedali degli ultimi mesi. Rischiano di andare in crisi i servizi ai cittadini, scaricando il peso di tali assenze sui lavoratori in servizio".

Intanto prosegue la campagna vaccinale: da lunedì chi deve ricevere la prima dose può presentarsi a un qualsiasi hub senza prenotazione. Una possibilità che i giovanissimi hanno ormai da quasi due settimane. A Firenze risultano vaccinati con una dose 4 minorenni su 10, con solo l’8,82% anche con la seconda dose (dati aggiornati a lunedì scorso). Sono numeri da incrementare. Gli studenti potranno anticipare la seconda dose a una data precedente al primo giorno di scuola.

Manuela Plastina