Hub vaccini, tranciati i cavi dell'ossigeno: incubo sabotaggio a Prato

Manomesso quadro elettrico all’esterno della struttura così da compromettere il funzionamento di 4 letti per le emergenze. "E’ stato usato un tronchese"

Un hub vaccinale

Un hub vaccinale

Prato, 2 settembre 2021 - Sono stati tranciati probabilmente con un tronchese i cavi della centralina elettrica che alimenta l’ossigeno a disposizione dell’hub Pegaso 2. Ossigeno che deve essere nella disponibilità dei sanitari nel caso di eventuali emergenze che possono verificarsi durante le sedute vaccinali e che è a disposizione dei quattro posti letto collocati nella stanza di primo soccorso dell’hub.

La scoperta del dannegiamento è stata fatta ieri nella struttura di via Galcianese. Un episodio dai contorni inquietanti, sul quale sono in corso verifiche puntuali da parte dell’azienda sanitaria, che ieri ha voluto prendere tempo per valutare bene la situazione ma che già nelle prossime ore presenterà una denuncia alle forze dell’ordine. Troppo delicato il momento per ignorare un episodio del genere. Che ancora deve essere ricostruito nei dettagli, ma che già lascia emergere il sospetto di un tentativo di sabotaggio.

D’altra parte, chi ha avuto modo di controllare quei cavi - che fanno parte di un quadro elettrico collocato all’esterno dell’immobile, nel piazzale di via Galcianese - assicura che non può essersi trattato di un incidente o di una rottura casuale, perché quegli stessi cavi non sono sfilacciati, ma tagliati di netto, in modo assai preciso.

Certo è che se l’ipotesi del gesto volontario trovasse, nelle prossime ore, ulteriori conferme, si alzerebbe ulteriormente il livello di attenzione attorno agli hub vaccinali della città. Stupido gesto vandalico oppure atto di sabotaggio: sembrano queste, al momento, le uniche ipotesi sul tavolo. Comunque sia, un gesto da non sottovalutare considerando il momento assai complicato che si sta vivendo nel Paese attorno alla questione vaccini e all’obbligo del green pass.

Intanto per oggi è previsto un ulteriore sopralluogo al Centro Pegaso da parte degli esperti dell’azienda sanitaria, i cui vertici presenteranno poi una denuncia contro ignoti come atto dovuto e a questo punto necessario anche perché l’incidente va a sovrapporsi all’avvio degli open day vaccinali, proprio quando la regione Toscana intende dare un’accelerata per raggiungere l’80% degli immunizzati entro la fine di settembre. Non è un mistero che di recente alcuni centri vaccinali regionali siano stati presi di mira da atti di valdalismo.

Ad esempio il Mandela Forum di Firenze, dove nella notte del 19 agosto sono state tracciate scritte no vax sui muri esterni del palasport. A fare la scoperta, in quel caso, è stato lo stesso personale sanitario, medici e infermieri, quando il mattino successivo stavano prendendo servizio.

Per questo episodio la Digos di Firenze ha indagato un trentenne che vive nella provincia di Pisa. Nella sua casa sono stati trovati e sequestrati alcuni pennarelli e una bomboletta spray con cui avrebbe messo nel mirino il più grande hub vaccinale della Toscana. Sempre lui, in quella stessa notte, potrebbe aver agito anche al gazebo del drive trough di Castelfiorentino e di Empoli, imbrattati anche questi con scritte di matrice no-vax. Episodi che, insieme a molti altri di cui raccontano le cronache del nostro Paese, testimoniano uno stato di alta tensione che è bene non sottovalutare.