La Cina si offre di mediare con la Nato in Ucraina: "Ma rispettate le paure della Russia"

Il ministro degli Esteri Wang Yi: "Siamo tutti sulla stessa barca, l'economia si sta riprendendo lentamente, abbiamo bisogno della pace per crescere"

Le esercitazioni missilistiche della Russia fuori dai confini ucraini

Le esercitazioni missilistiche della Russia fuori dai confini ucraini

Monaco di Baviera - A sopresa spunta un nuovo attore nel conflitto tra Russia e Ucraina. Non certo un comprimario, ma una figura che potrebbe rovestire un ruolo chiave, data la sua potenza sullo scacchiere: la Cina, che sembra quasi volersi offrire da mediatore tra l’alleato Putin e gli storici antagonisti americani, con un occhio all’Europa, crescente partner in affari. E il luogo del colpo di scena è proprio la Germania, dove a Monaco si è tenuta oggi la Conferenza sulla sicurezza, quasi del tutto monopolizzata dalla questione Ucraina.

”Il principio dell’inviolabilità dei confini vale per tutti i gli Stati che aderiscono alle Nazioni Unite, e  l’Ucraina non rappresenta un’eccezione, dice a sorpresa in collegamento video, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi all’uditorio di Monaco. “Sia la Russia che gli europei come gli Usa si sono detti d’accordo che gli accordi di Minsk debbano essere la base per una soluzione per l’Ucraina orientale: su questo bisogna ora concentrarsi”, aggiunge poi. Parole che vengono prese in ampia considerazione dai partecipanti.

La grande domanda: Putin terrà conto delle colombe cinesi?
La grande domanda: Putin terrà conto delle colombe cinesi?

“Nessun Paese - precisa -  neanche una superpotenza, e’ al di sopra del diritto internazionale ne’ puo’ sostituire le regole internazionali con le proprie”. Una frase che può essere attribuita sia alla Russia sia alla Nato. Per precisare poi che Pechino “spera che si possa arrivare ad una soluzione che garantisce sicurezza e stabilita’ in Europa”. A detta di Wang Yi, in particolare, la Cina intende giocare “un ruolo costruttivo per la pace”, aggiungendo pero’ che “anche le preoccupazioni della Russia devono essere rispettate”.

Parole non certo da falco, e il ministro continua così:  “Per trasformare il mondo in un posto migliore, i Paesi devono lavorare insieme, in un clima fondato sulla cooperazione, non sulla competizione”, cosi’ “bisogna lavorare mano nella mano, allo scopo di mettere in atto un vero e proprio multilateralismo. “L’autorita’ delle Nazioni Unite rimane in piedi”, aggiunge Wang Yi, a detta del quale “la sicurezza di un Paese non deve avvenire a spese di un altro”. E ancora: “Non e’ accettabile che qualcuno formi dei blocchi militari”.

Una manifestazione di oggi per la pace tra Ucraina e Russia
Una manifestazione di oggi per la pace tra Ucraina e Russia

 Wang Yicita poi i giochi olimpici invernali in corso, che “volgono alla fine portando calore e speranza”. In questi “tempi difficili della pandemia”, cosi’ ancora il ministro, “mostriamo il valore della pace e dell’unita’”. Pertanto la Cina “e’ pronta a collaborare con tutti i Paesi, siamo tutti sulla stessa barca. Attraverso la pandemia vogliamo dirigerci verso un nuovo orizzonte”. Quindi un occhio all’Occidente: ““Ci deve essere un adattamento della Nato. Se ci sara’ un allargamento dell’Alleanza atlantica ci sara’ davvero garanzia della pace? E’ una domanda che i nostri amici in Europa si devono prore seriamente. Ora ci sono molti colloqui, la Cina e’ membro permanente nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, e intendiamo avere in questo un ruolo costruttivo”. 

La posizione cinese sembra in assoluto contraria a una guerra e Putin non potrà non tenerne conto: “L’Ucraina deve essere un ponte che unisce Est a Ovest e non una linea di fronte per una competizione tra diverse potenze”. Wang Yi, ricorda infine che “l’economia mondiale si sta riprendendo lentamente, e per avviarci verso un progresso sostenibile ci appelliamo a tutti i Paesi ad agire insieme”..