Elicottero scomparso, chi è il giovane pilota Corrado Levorin

Appassionato dil volo, 33 anni, padovano, pilota professionista con una lunga esperienza. L’ultimo post su Facebook: “La natura è la vera artista, noi siamo solo gli strumenti”

Corrado Levorin

Corrado Levorin

Lucca, 10 giugno 2022 – Sono ore di grande ansia per i familiari e gli amici di Corrado Levorin, il pilota dell’elicottero scomparso con sei passeggeri a bordo. Era decollato ieri mattina, 9 giugno, dall'aeroporto di Capannori Tassignano, in provincia di Lucca, diretto a Resana, in provincia di Treviso. Ma il velivolo, che da tre giorni faceva la spola tra Lucca e il Trevigiano per portare alcuni buyer in azienda, non è mai arrivato a destinazione.

Probabilmente travolto dal maltempo sugli Appennini, è scomparso dai radar e non è stato ancora trovato, e le ricerche intanto continuano. L’ultima rilevazione è stata fatta tra la Toscana e il modenese. Alla guida dell’elicottero c'era il 33enne Corrado Levorin, originario di Polverara, in provincia di Padova, ed era un pilota di elicotteri professionista. Da sempre Levorin ha avuto la passione per il volo, si è iscritto alla Scuola Nazionale Elicotteri “Guido Baracca” di Lugo di Romagna, e qui ha conseguito la licenza di pilota commerciale di elicotteri, che permette sia di fare l’istruttore che di trasportare passeggeri. Da anni guida elicotteri e ha percorso miglia e migliaia di chilometri in volo. Lavora per la Avio Helicopters Srl, società di Thiene molto nota nel vicentino, con base all’aeroporto Arturo Ferrarin, specializzata nel noleggiare elicotteri per voli commerciali e turistici.

Su Facebook a febbraio fa Levorin, nel suo ultimo post, ha scritto: “La natura è la vera artista, noi siamo solo gli strumenti”. Su Instagram ha postato molte foto, con la tuta ‘da lavoro’, gli occhiali da sole, e poi i panorama mozzafiato che guardava da lassù, tra le nuvole, immortalati in vari scatti che ritraggono città, valli, orizzonti, cime delle montagne. Su Instagram si era semplicemente definito ‘Pilota di elicottero’, perché volare era appunto la gioia della sua vita.

Maurizio Costanzo