Covid. "La pandemia non è alle spalle: occhio ad abbassare la guardia"

Renzo Berti, direttore del dipartimento Prevenzione dell'Asl Toscana centro: "Va meglio, ma il virus continua a circolare. Importante fare la terza dose". 650mila persone si sono fermate a due dosi. Crollo dei vaccini nei bambini

Covid Toscana

Covid Toscana

Firenze, 1 marzo 2022 - “E’ vero che c’è un calo importante della curva dei contagi. Ma non è un crollo. Per questo è importante non abbassare la guardia: il virus continua a circolare”. A parlare è Renzo Berti, direttore del dipartimento Prevenzione dell'Asl Toscana centro. Ultimamente, complice la notizia ancor più grave dell’attacco russo all’Ucraina, il Covid ha meno spazio nei tg e sui giornali. Tant’è che non mancano i soliti ‘buontemponi’ che, via social, “ringraziano Putin per aver sconfitto il Covid”.

“E’ vero che nella popolazione italiana è maturato un sentimento di volontà di ‘rimozione’ del virus, legato al logoramento, allo stress e alla fatica mentale di questi due anni - dice Berti -. Quando, dopo l’esplosione di Omicron, la curva ha iniziato a scendere è subito esplosa la voglia di ‘festeggiare’, di mettersi un po’ alle spalle il virus”. Ecco che “l’attività diagnostica si è molto ridotta”. I numeri parlano chiaro: nell’ultima settimana son stati fatti 36mila tamponi. Ben pochi rispetto ai 130mila dei momenti più bui. Ieri in Toscana abbiamo avuto poco più di mille casi. 3mila nei giorni scorsi. “Resta però elevata la percentuale di coloro che risultano positivi ai tamponi di prima diagnosi - osserva Berti -. Nella settimana scorsa eravamo ancora vicini al 50%. Oggi siamo sotto, al 39,7%. È innegabile che abbiamo quasi raggiunto quota 75%, nelle settimane scorse. Ma avere ancora quasi un 40% di positivi deve far riflettere. Significa che il virus sta ancora circolando”. Fortunatamente è “meno aggressivo e infatti gli effetti negli ospedali si vedono”.

Bisogna però esser sempre prudenti. “Non bisogna mollare l’attenzione - prosegue Berti -. È sbagliatissimo pensare che la pandemia sia superata. Mollare adesso la presa può esser pericoloso. Per questo consiglio a chi non l’ha ancora fatta di effettuare subito la terza dose, che offre una durata immunitaria molto più lunga”. I numeri, ahinoi, vedono un crollo di richiesta di ‘booster’. Sono molte le persone che si son fermate alla seconda dose. “Nell’ultima settimana abbiamo fatto, nell’Asl Toscana centro, 18417 terze dosi. La settimana precedente erano 23272. In quella prima ancora, 31938. Andando ancora a ritroso, i numeri parlano di 51739 e 64661 booster”. Insomma, osserva Berti, “c’è una diminuzione costante di richiesta di vaccini, frutto dell’errata convinzione che ormai se ne possa fare a meno”. Nell’Asl Toscana centro, più di 650mila persone dovrebbero fare la terza dose. Mentre in Toscana meno del 10% della popolazione è no-vax. “L’obbligo per gli over 50 non ha cambiato granché la situazione - sospira Berti -. Novavax? Non so quali effetti produrrà. Ma non mi aspetto un’ondata di vaccinazioni”. Per quanto riguarda i bambini, le vaccinazioni si sono pressoché fermate. “Prima c’era stata la spinta legata alle quarantene scolastiche. Ora che i casi si sono ridotti, le famiglie hanno rinunciato…. E noi abbiamo sospeso il camper vaccinale nelle scuole, perchè le ultime volte i numeri erano davvero troppo bassi”.