Covid tra i bambini. "Casi in aumento. Vaccinateli, anche in vista del ritorno a scuola"

Tra i 6 e gli 11 anni, ci sono stati tra i 250 e i 300mila episodi a livello nazionale. Francesco Silenzi, pediatra del pronto soccorso del Meyer: "Attualmente 10 ricoverati nel nostro ospedale: nessuno per fortuna in condizioni critiche"

La Pimpa, testimonial della vaccinazione per la fascia 5-11 anni (New Press Photo)

La Pimpa, testimonial della vaccinazione per la fascia 5-11 anni (New Press Photo)

Firenze, 4 gennaio 2022 - Crescono i casi di Covid nella fascia pediatrica. Tra i 6 e gli 11 anni, ci sono stati (i numeri sono riferiti a due giorni fa, ndr.) tra i 250 e i 300mila episodi a livello nazionale. Tra questi bambini infettati, più di un migliaio ha avuto bisogno di ricovero nei reparti di degenza ed una trentina è addirittura finito in terapia intensiva. A confermare che “i contagi in questa fascia di età” sono in netta crescita è Francesco Silenzi, pediatra del pronto soccorso del Meyer. “E’ vero - aggiunge il medico, - che tra i bambini l’infezione decorre in maniera prevalentemente pauci-sintomatica, ma come si vede dai dati non mancano complicanze per le quali diventa necessario un trattamento in ospedale. Si badi bene, non si tratta solo di bambini fragili”.

I sintomi? “Prevalentemente febbre, raffreddore, mal di gola, cefalea e, nel caso dei bambini, anche sintomi gastrointestinali - dice Silenzi -. Per i bambini, la vaccinazione è iniziata talmente da poco che non possiamo ancora fare distinzioni tra chi ha ricevuto le dosi e chi no, anche se probabilmente l’andamento ricalcherà quello dell’adulto. Al momento, la vaccinazione pediatrica va a rilento. Siamo al 6%, livello nazionale”. “Può esser comprensibile che i genitori abbiano una cautela - prosegue il dottore -. Personalmente, ho vaccinato i miei figli ed è quello che consiglio di fare a tutti. Certo, si tratta di un atto medico, che come tale non è immune da minimi effetti collaterali”.

Quali sono le paure più ricorrenti? “Beh, intanto direi che il frequente ricorso a canali informativi di massa facilmente strumentalizzabili ha amplificato le ansie - premette Silenzi -. Circolano fake news, relative a presunte ricadute sulla capacità di procreare piuttosto che a gravi aspetti collaterali di tipo cardiaco. Tutte ipotesi assolutamente non supportate dalla scienza ufficiale. Personalmente, quando vengo interpellato sul merito, cerco di affrontare le paure dei genitori consigliando di confrontarsi coi propri professionisti di fiducia e soprattutto facendoli riflettere sull’importanza per i loro figli di godere fino in fondo della socializzazione”. “Ora che le scuole stanno per riaprire, è quantomai necessario spingere sulla vaccinazione dei più piccoli”, conclude il pediatra.