Focolaio di Covid in un albergo, ora tutti in quarantena

E’ accaduto in una struttura di San Marcello: i contagi accertati sono 11. L’allarme del sindaco: "In una settimana 36 casi, record sui 188 in provincia"

Luca Marmo (Foto Castellani)

Luca Marmo (Foto Castellani)

Pistoia, 11 ottobre 2021 - Un numero anomalo di contagi da Covid nel Comune di San Marcello Piteglio, ben 36 nell’ultima settimana sui 188 registrati nell’intera provincia, ha indotto il sindaco, Luca Marmo, a sollecitare la popolazione al massimo rispetto delle indicazioni: Indossare la mascherina all’interno dei locali e anche fuori quando la distanza tra le persone si riduce e a praticare l’igiene delle mani. In caso di comparsa di un quadro sintomatologico sospetto effettuare immediatamente il tampone". L’allarme del primo cittadino è dovuto al fatto che in un solo giorno si sono riscontrati ben undici casi, tutti riconducibili ad un’unica struttura alberghiera, situata nel Comune.

Luca Marmo (Foto Castellani)
Luca Marmo (Foto Castellani)

La vicenda prende avvio dal ricovero di una signora ospite della struttura, per cause non strettamente legate al covid, pare infatti che abbia accusato un banale mal di pancia. Fatto sta che il marito ha chiamato il 118, e all’atto del ricovero la donna sottoposta ad un tampone è risultando positiva al virus. A questo punto, è scattata la macchina dei controlli e gli ospiti dell’albergo sono risultati in buona parte positivi, da questo sono stati posti in quarantena, nella mattina di ieri uno tra questi è stato trasferito all’ospedale San Jacopo, al momento i ricoverati risultano essere due. Quattro ospiti vivono in camere separate; il personale, i titolari e gli altri ospiti, aspettano pazientemente la fine della quarantena.

Il prossimo tampone è previsto per venerdì 15 e dovrebbe sancire la fine del periodo d’isolamento. Tutte le persone all’interno della struttura sono state vaccinate e risultano asintomatiche o lievemente sintomatiche, restano quindi in attesa di terminare il periodo di quarantena, sotto l’attento controllo del personale alberghiero che misura saturazione e temperatura, dati che vengono riferiti al sanitario dell’Asl. Si tratta di quello che si può definire un focolaio circoscritto e sotto controllo. L’evento sembra si possa ricondurre in buona parte a due gite, una in Croazia e una in Puglia, che sono state effettuate recentemente. "Trentasei persone coinvolte-argomenta il sindaco, Luca Marmo - rappresenta un numero importante, circa un quinto dell’intera provincia, è pur vero che sono tutte tracciate, sia quelle rientrate dalle gite che le altre.

Il loro numero però induce a mantenere alta l’attenzione, sia pure a fronte di una situazione abbondantemente sotto controllo. Quella che li ospita è una struttura che non si può definire un albergo sanitario in senso stretto, magari un albergo che opera a prezzi calmierati e ospita persone che, per motivi diversi, preferiscono o non possono, vivere in casa da sole o con i propri familiari". L’alto numero dei contagiati non è riconducibile ad un unico evento, come quello delle gite ma, fa riferimento a origini diverse, comunque a detta del sindaco, tutte note alle autorità sanitarie.