Covid Germania oggi: oltre 65mila contagi, allarme ospedali. "Rischiamo Natale terribile"

Il presidente del Koch Institut: "I contagi reali potrebbero essere il doppio o il triplo". Merkel: situazione drammatica. Regola del 2G per bloccare esplosione di positivi, obbligo vaccinale per alcune categorie

Esplosione di contagi in Germania

Esplosione di contagi in Germania

Germania sempre più in difficoltà di fronte alla quarta ondata Covid. Oggi, giovedì 18 novembre, si è registrato un nuovo picco di casi. Ma, secondo le autorità sanitarie locali, i contagi reali potrebbero essere il doppio. O addirittura il triplo. Sono 65.371 i nuovi casi positivi da Covid registrati in Germania nelle ultime 24 ore dal Robert Koch Institut (centro epidemiologico tedesco) e 264 i decessi. Si tratta di un nuovo record negativo, dopo i 52.826 di ieri (con 294 vittime). L'indice settimanale è di 336,9 positivi su 100 mila abitanti. L'indice di ospedalizzazione, invece, è salito a 5,15 pazienti su 100 mila abitanti (ieri era 4,86). Ma - come detto dal capo dell'Rki - i numeri reali del contagio da Covid-19 sono molto più alti di quelli registrati: dietro le decine di

La mappa mostrata dal presidente del Robert Koch Institute President
La mappa mostrata dal presidente del Robert Koch Institute President
migliaia di infezioni che si contano giornalmente (oggi oltre 65 mila), ha affermato, "si nascondono almeno il doppio o il triplo". Per arginare la corsa del virus il governo federale tedesco e i primi ministri dei 16 governi regionali hanno deciso di introdurre ampie restrizioni alla vita pubblica per chi non si è vaccinato contro il covid. In Germania, "la situazione sarebbe decisamente migliore se ci fossero piu' persone vaccinate" ha detto la cancelliera tedesca, secondo la quale tutti coloro che hanno più di 18 anni e che hanno fatto la seconda dose di vaccino più di cinque mesi fa dovrebbero fare un richiamo. La situazione dei contagi in Germania "è veramente drammatica, bisogno agire rapidamente" ha ribadito la cancelliera tedesca Angela Merkel in una conferenza stampa seguita all'incontro tra il governo federale ed i laender, durante il quale è stata "concordata un'ampia serie di misure" per contenere la nuova ondata di coronavirus. "Tutti rispettino le regole, perché siamo in una situazione veramente seria, veramente drammatica", ha insistito.

La regola del 2G

La regola del 2G (vaccinati e guariti) per l'accesso ai luoghi pubblici verrà applicata in tutti quei Lander in cui i ricoveri per Covid superino il limite di tre ogni centomila abitanti, ovvero attualmente la maggioranza delle regioni. Ad annunciarlo è stata Angela Merkel. "Abbiamo definito le soglie di ospedalizzazione dopo le quali mettere in atto tutto un catalogo di misure", ha aggiunto la cancelliera. Secondo il nuovo regolamento, ha spiegato Merkel, se l'incidenza di ospedalizzazione di pazienti ammalati di Covid in un determinato Land supera il 3, scatta la regola 2. "Se invece si supera l'indice 6, scatta la regola '2G+', che impone anche ai vaccinati e ai guariti da Covid di sottoporsi ad un tampone" per accedere agli spazi pubblici. Non solo: "Superata la soglia 9", ha detto ancora la cancelliera, "scatta la decisionalità dei singoli parlamenti regionali, che dovranno mettere in campo tutti gli strumenti possibili, compresi restrizioni forti ai contatti sociali": in altre parole, compresi i lockdown. La conferenza Stato-Regioni in Germania ha deciso l'obbligo vaccinale per il personale sanitario e in particolare per determinati gruppi a contatto con persone vulnerabili. Intanto nella vicina Austria da lunedì scatta un lockdown generale (per tutta la popolazione e non solo per i non vaccinati) nell'Alta Austria e nel Land Salisburgo. 

Covid, lockdown totale in Alta Austria e nel Salisburghese

Lo spettro di "un Natale veramente terribile"

"Le prospettive sono buie, molto buie. C'è una grande emergenza in questo Paese. Chi non lo vede fa un grosso errore" ha ammonito Lothar Wieler, il presidente del Robert Koch Institut. In una discussione on line con il governatore sassone Michael Kretschmer ha lanciato l'allarme: "Avremo un Natale veramente terribile se adesso non contrasteremo l'andamento della pandemia". Per Wieler anche il bilancio dei decessi sarà molto più grave: a fronte di circa 50 mila contagi al giorno nelle prossime

Situazione drammatica sul fronte Covid in Germania
Situazione drammatica sul fronte Covid in Germania
settimane "ci saranno circa 400 morti". Il presidente del Koch Institut ribadito:" Nella popolazione ci sono troppi contatti, quando si sa bene, sin dalla prima ondata della pandemia, che le riduzioni dei contatti sono molto efficaci". Wieler si è detto anche favorevole ad una vasta applicazione della regola del '2G', ossia l'accesso ai luoghi pubblici solo a chi è vaccinato o guarito dal Covid. "Chiunque possa vaccinare deve farlo: altrimenti non avremo la meglio su questa crisi". 

Il caso Baviera

E' la Baviera uno dei "cuori" del contagio in Germania oggi. Secondo i dati diffusi dal Robert Koch Institute l'incidenza a 7 giorni è a 609,5 contro il 568,4 di ieri. Il numero di nuovi contagi in Baviera è pari a 19.141. Una situazione che ha conseguenze sul sistema sanitario della regione: le Terapie intensive sono piene, tanto che i malati iniziano a essere trasferiti nelle strutture di altri territori.  Secondo quanto riferito dal sito di informazione "Merkur" un paziente grave è stato portato d'urgenza all'ospedale di Merano, in Alto Adige, per poter ricevere le cure necessarie.  "Merkur" ha spiegato che la decisione è stata determinata dal fatto che sono esauriti i letti a disposizione nel reparto di terapia intensiva della città di Frisinga, in Baviera. Nel corso della prima ondata molti pazienti italiani sono stati trasferiti e curati in ospedali tedeschi, dove la pressione sulle terapie intensive era allora meno forte. 

IL RACCONTO: Coronavirus: io, trattato e curato come un fratello in Germania

Un'altra area duramente colpita dalla quarta ondata è quella della Sassonia. Nella regione è stato raggiunto un indice settimanale di contagio di 761,4 casi su 100 mila abitanti, con un sovraccarico delle terapie intensive.