Roma, 14 ottobre 2022 - Covid-19 in Italia: anche questa settimana tutti i numeri sono in aumento, secondo quanto emerge dal monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità (Iss). Il virologo Fabrizio Pregliasco, in base ai modelli matematici, prevede il picco verso metà novembre, ma non esclude nemmeno altre "onde" durante l'inverno. Secondo Antonello Maruotti, co-fondatore dello StatGroup19, gruppo interaccademico di studi statistici sulla pandemia di Covid-19, invece, siamo già "al picco dei casi", ed "è chiaro che la mini-ondata si sta esaurendo con numeri gestibili su tutti gli indicatori".
Covid Italia: oggi 40mila casi, i morti sfiorano quota 100. Il bollettino del 14 ottobre
Balzo di Rt e incidenza
Nel periodo 21 settembre-4 ottobre, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,30 (range 1,15-1,38), in aumento rispetto alla settimana precedente e ormai stabilmente superiore al valore soglia. L'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero diminuisce leggermente, ma si trova ancora oltre la soglia epidemica: Rt=1,20 (1,17-1,24) al 4 ottobre contro Rt=1,28 (1,23-1,32) al 27 settembre. Il documento evidenzia anche un aumento dell'incidenza settimanale a livello nazionale: 504 ogni 100.000 abitanti (7-13 ottobre) contro 441 ogni 100.000 abitanti (30 settembre-6 ottobre). Otto regioni sono classificate a rischio alto, di cui 7 per la presenza di molteplici allerte di resilienza; altre 12 sono a rischio moderato, solamente una è classificata a rischio basso.
Cresce la pressione sugli ospedali
Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 2,4% (13 ottobre) vs 1,8% (6 ottobre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 10% (13 ottobre) contro l'8,2% (6 ottobre). Sale il numero delle regioni che superano la soglia di allerta del 15% rispetto all'occupazione dei reparti ordinari ospedalieri: sono infatti 6 rispetto alle 4 della scorsa settimana. Si tratta di Calabria (al 16%), Friuli Venezia Giulia (17,5%), PA Bolzano (23,6%), PA Trento (17,2%), Umbria (26,6%) e Valle d'Aosta dove si registra il valore più alto pari a 56,7%.