Covid Italia, Iss: "Aumentano nuovi casi e incidenza. Forte pressione sugli ospedali"

Rt stabile, ma sale l'occupazione delle terapie intensive: 12 le regioni sopra la soglia del 10%

Milano, 24 dicembre 2021 - Il Coronavirus continua veloce la sua corsa: i contagi aumentano, l'incidenza sale così come l'occupazione nelle teraie intensive. Già 12 le Regioni con i reparti a livelli sopra l'allerta. "Non è ancora il picco, a gennaio ci sarà un rialzo fortissimo dei casi", ha affermato a SkyTg24 il consigliere scientifico del ministro della Salute, Walter Ricciardi sottolineando come le misure decise ieri dal governo fossero "necessarie" vista soprattutto la maggior contagiosità di Omicron. "Dobbiamo evitare che i contagi arrivino, come successo in Gran Bretagna, a 100-120mila al giorno", ha aggiunto. Ma vediamo la situazione del nostro Paese nel dettaglio, in base al monitoraggio settimanale della Cabina di regia, i cui dati sono stati comunicati dall'Istituto superiore della sanità. 

Nuovo decreto Covid: tutte le nuove misure decise dal Governo

Natale con Omicron, le restrizioni in tutto il mondo Paese per Paese

Incidenza in aumento, Rt stabile

L'incidenza settimanale dei casi Covid a livello nazionale continua ad aumentare: 351 per 100mila abitanti (17-23 dicembre) contro 241 (10-16 dicembre). Nel periodo 30 novembre-13 dicembre 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13, stabile rispetto alla settimana precedente ma sopra la soglia epidemica. 

Incidenza oltre il 50 in tutte le regioni

Tutte le Regioni e Province Autonome oltre la soglia di incidenza di 50 casi Covid per 100mila abitanti, secondo il rilevamento ministero della Salute-Protezione Civile del 23 dicembre sugli indicatori. Il dato più alto in Veneto e in crescita a 590,5 (era 498,9 il 16 dicembre e 365,5 nel periodo 3-9 dicembre). Segue la Lombardia con incidenza di 516,3 (in aumento rispetto ai due monitoraggi precedenti quando era a 261 e a 171,3). Verso incidenza 500 anche la Valle d'Aosta (ora a 473,8, in crescita di 143,7 punti). Sopra 400 Piemonte, Pa Bolzano, Liguria e Friuli Venezia Giulia. Il valore più basso in Molise con 68,8 (era 30,3).

Sale occupazione terapie intensive

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 10,7% contro il 9,6% del 16 dicembre. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 13,9% contro il 12,1% dell'ultima rilevazione. 

12 le regioni sopra la soglia del 10% per le intensive

Dodici le regioni e Province autonome (9 dello scorso rilevamento) sopra soglia critica del 10% per occupazione in terapia intensiva. Sono Calabria (16,6%), E-R (12,4%), FVG (14,9%), Lazio (10,3%), Liguria (14,2%), Lombardia (10,6%), Marche (18,7%), Pa Bolzano (21,0%), PA Trento (24,4%), Piemonte (10,7%), Toscana (11,6%), Veneto (15,9%). Nove (8 in precedenza) oltre soglia del 15% per occupazione dei reparti di area medica: Calabria (a 25,9%), FVG (22%), Liguria (24,8%), Marche (19,5%), PA Bolzano (16,4%), PA Trento (19,1%), Sicilia (15,5%), Valle d'Aosta (22,2%), Veneto (18,2%). 

In aumento nuovi casi non associati a catene di trasmissione

In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (62.669 contro 42.675 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (27% contro il 31% della scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% contro il 43%), aumenta anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (28% contro il 26%).