Covid, Gimbe: "55mila casi al giorno nell'ultima settimana. Tenere mascherine al chiuso"

Il monitoraggio dal 22 al 28 giugno. Impennata dei casi (+50,4%), +16,3% dei morti, +15% terapie intensive, +25,7% di ricoveri ordinari. Netto aumento dell'incidenza (8,4%).

Roma, 30 giugno 2022 - Continuano a salire i nuovi casi di Covid-19, che registrano un incremento del 50,4% in una settimana. Aumentano anche i ricoveri ordinari (+25,7%) e l'occupazione delle terapie intensive (+15%). E tornano a crescere anche i decessi (+16,3%). E' quanto rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe nella settimana dal 22 al 28 giugno, periodo nel quale in Italia sono stati registrati quasi 55mila casi al giorno di Covid.

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Casi Covid giornalieri in Italia al 29 giugno (Gimbe)
Casi Covid giornalieri in Italia al 29 giugno (Gimbe)

Nel dettaglio, rispetto all'aggiornamento una settimana fa, si registrano le seguenti variazioni: +16,3% di decessi (392, di cui 43 riferiti a periodi precedenti), +15% di ricoveri in terapia intensiva (31), +25,7% di ricoveri con sintomi (1.232),  +29% di isolamenti domiciliari (172.257), +50,4% di nuovi casi (384.093), +28,9 di casi attualmente positivi (173.520).

L'incidenza delle reinfezioni di SarS-Cov-2 in Italia, nella settimana dal 16 al 22 giugno, si è attestata all'8,4% dei casi totali, registrando 23.651 reinfezioni, in netto aumento rispetto alla settimana precedente, quando era al 7,5%. La Fondazione Gimbe ricorda che, secondo l'ultimo report dell'Istituto superiore di sanità (Iss), nel periodo 24 agosto 2021-22 giugno 2022 sono state registrate in Italia oltre 556 mila reinfezioni, pari al 4% del totale dei casi.

Il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta mette in guardia: "La progressiva diffusione delle varianti BA.4 e BA.5, unitamente al calo di attenzione generale e all'abolizione dell'obbligo delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso, hanno determinato un netto aumento della circolazione virale con effetti già evidenti anche sugli ospedali. In particolare, in area medica in 18 giorni i posti letto occupati da pazienti Covid sono quasi 2.000 in più".

Cartabellotta invita alla cautela per almeno tre ragioni: "Innanzitutto il numero dei positivi (oltre 770 mila) è largamente sottostimato per il massiccio utilizzo dei tamponi fai-da-te con notifica parziale dei test positivi; in secondo luogo, è impossibile prevedere l'entità di questa risalita dei casi che avrà un proporzionale impatto sugli ospedali; infine, lo stallo della campagna vaccinale ha generato una popolazione suscettibile all'infezione molto estesa: 4,05 milioni di non vaccinati, 5,54 milioni senza terza dose e 3,99 milioni di vulnerabili senza quarta dose".

In questa fase di netto aumento della circolazione virale, aggiunge, "è inaccettabile che la somministrazione delle quarte dosi rimanga al palo, peraltro con rilevanti diseguaglianze regionali". Per arginare la circolazione del virus, prosegue Cartabellotta, "è fondamentale la mascherina nei locali al chiuso, specialmente se affollati o poco ventilati, e in grandi assembramenti anche all'aperto, ma anche somministrare subito a fragili e immunocompromessi la quarta dose del vaccino".