Covid, la nuova mappa Ue: salgono a quattro le regioni italiane in rosso

Dopo Sicilia e Sardegna peggiora la situazione anche di Toscana e Marche. Quasi tutta l'Italia è gialla. In rosso scuro Spagna e alcune isole greche

La nuova mappa Ue

La nuova mappa Ue

Peggiora ulteriormente la situazione epidemiologica in Italia, misurata dall'Ecdc, Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, in base all'incidenza dei casi positivi a 14 giorni ogni 100mila abitanti, combinata con il tasso di positivi sui test effettuati. Nella mappa epidemiologica aggiornata oggi salgono a quattro le regioni in rosso: anche la Toscana e le Marche passano infatti a questo colore, dopo la Sicilia e la Sardegna. Mentre gran parte del resto della Penisola, in misura maggiore rispetto alla scorsa settimana, è in giallo. Restano in verde, infatti, solo tre regioni - Puglia, Molise, Valle d'Aosta - e la provincia autonoma di Bolzano.

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Ampliando lo sguardo fuori dai confini nazionali, spicca in rosso scuro quasi tutta la Spagna, la zona sud della Francia, Corsica compresa, il nord dell'Irlanda, alcune isole della Grecia, come Creta.

La variante Delta, insomma, continua a fare paura. I contagi sono in salita un po' in tutta Europa, con diversi Paesi che si stanno organizzando per somministrare la terza dose a partire da settembre. E sul fronte della campagna di immunizzazione, l'Ecdc e l'Agenzia europea del farmaco sono tornate a sottolineare l'importanza dei vaccini: "La vaccinazione completa è la chiave per proteggersi da forme gravi di Covid, comprese le malattie causate dalla variante Delta. Per questo motivo bisogna incoraggiare fortemente coloro che hanno diritto alla vaccinazione, ma non si sono vaccinati, a iniziare e completare il programma anti Covid in modo tempestivo". E' quanto si legge in una nuova nota congiunta di Ema ed Ecdc: "La vaccinazione completa con uno qualsiasi dei vaccini approvati nell'Unione europea offre un alto livello di protezione contro malattie gravi e morte causati da Sars-CoV-2, compresi i casi legati a varianti come la Delta. Il livello più alto di protezione viene raggiunto dopo che è trascorso un tempo sufficiente (da 7 a 14 giorni) dal giorno dell'ultima dose".

Ecdc ed Ema precisano poi che "la vaccinazione è importante non solo per proteggere le persone a più alto rischio di malattie gravi e ospedalizzazione, ma anche per ridurre la diffusione del virus e prevenire l'emergere di nuove varianti". In questa fase, "stiamo assistendo a un numero crescente di casi Covid in tutta l'Unione europea e i vaccini rimangono la migliore opzione disponibile per evitare un aumento di malattie gravi e decessi".