Covid: incidenza in stallo in metà province italiane. La risalita di Umbria e Toscana

A Perugia, Terni, Grosseto, Siena e Lucca si sta osservando una crescita almeno del 10%. Lo indicano le analisi del matematico Sebastiani (Cnr)

Curva dei contagi in fase di stallo in molte province

Curva dei contagi in fase di stallo in molte province

Roma, 7 marzo 2022 -  In quasi la metà delle province italiane l'incidenza dei casi di Covid-19 è in fase di stallo o di crescita; in nove di esse, inoltre, tra cui Perugia, Terni, Lucca e Siena  si sta osservando una crescita almeno del 10%. Lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). L'analisi dei dati dell'incidenza dei positivi ad entrambi i tipi di test, antigenico e molecolare, nelle ultime due settimane per le 107 province italiane rivela che in 49 di loro la curva non scende o addirittura tornano a salire i casi  di positività. "Si osserva - aggiunge l'esperto - la presenza di sei cluster di province contigue: il primo di province piemontesi e lombarde, uno di province venete e friulane, uno con province toscane, umbre e marchigiane, uno di province molisane, campane, pugliesi e lucane, uno di province calabresi e l'ultimo con due province contigue siciliane".  

Negli ultimi dieci giorni, poi, "si rilevano incongruenze nei dati del totale dei positivi ai test molecolari in alcune regioni, come Veneto, Valle D'Aosta e Calabria". Per quanto riguarda i ricoveri, i dati del ministero indicano che nelle terapie intensive sono complessivamente 603, ossia 6 in meno del giorno precedente nel saldo tra entrate e uscite, e i nuovi ingressi sono stati 37; nei reparti ordinari i ricoverati sono complessivamente 8.828, ovvero 146 in meno in 24 ore. I dati di Sebastiani indicano che "a livello nazionale, nella prima settimana di marzo è avvenuta una frenata della discesa della curva degli ingressi giornalieri in terapia intensiva, il cui valore medio negli ultimi sette giorni è pari a circa 45 unità -  osserva l'esperto - D'altro canto, ai due grandi picchi dell'epidemia di Covid-19 in Italia del 2021 e del 2020 li abbiamo avuti in aprile".

Ma ecco i valori dell'incidenza nelle province (da 500 a 1.000 casi): Lecce (923), Reggio Calabria (922), Messina (810), Agrigento (756), Ragusa (755), Vibo Valentia (733), Crotone (729), Fermo (727), Ascoli Piceno (724), Perugia (699), Oristano (688), Trapani (686), Siracusa (675), Siena (670), Grosseto (640), Matera (639), Terni (638), Campobasso (628), Macerata (603), Lucca (602). 

 Sotto i 500 casi: Ancona (594), Venezia (587), Arezzo (583), Bolzano (569), Palermo (554), Isernia (552), Padova e Foggia (545), Cosenza (544), Potenza (543), Livorno (539), Benevento (537), L'Aquila e Chieti (535), Caltanissetta (534), Enna (523), Caserta (515), Teramo (514), Sassari (511), Rieti (509), Pescara (503), Latina (496), Bari (495), Massa Carrara (493), Taranto (491), Frosinone (487), Avellino (481), Vicenza (463), Cagliari (462), Genova (456), Sud Sardegna (449), Barletta-Andria-Trani (445), Brindisi (442), Pisa (437), Roma (424), Treviso e Trieste (423), Pesaro e Urbino (416), Catania (413), Salerno (412), Rovigo (406), Belluno (392), Savona (389), Verona (377), La Spezia (370), Verbano-Cusio-Ossola (368), Ravenna (362), Forlì-Cesena (356), Pistoia (353), Napoli (352), Mantova (350), Viterbo (341), Trento (339), Bologna (338), Firenze (335), Alessandria (331), Rimini (329), Ferrara (327), Cremona (305), Reggio Emilia (299), Como (296), Varese (294), Gorizia (293), Pavia (292), Milano (283), Torino (282), Monza e della Brianza (279), Vercelli (276), Catanzaro (275), Udine (272), Imperia (267), Pordenone (265), Sondrio (263), Brescia (261), Parma (260), Modena (251), Nuoro (247), Lodi (233), Prato (232), Asti (230), Biella (214), Aosta (213), Novara (211), Lecco (202), Piacenza (198), Cuneo (177), Bergamo (167)