Vaccini Campania, De Luca il ribelle: "Non procederemo per fasce d'età"

Il governatore della Campania va per la sua strada, quella delle isole Covid-free (Ischia e Capri) e della vaccinazione per settori economici, turismo in primis

Vincenzo De Luca, governatore della Campania

Vincenzo De Luca, governatore della Campania

Napoli - Vincenzo De Luca si ribella. "Una volta completate le vaccinazioni agli ultra 80enni e alle fasce fragili, in Campania non intendiamo procedere esclusivamente per fasce d'età". Il presidente della regione Campania non usa mezzi termini e si inserisce a gamba tesa nella diatriba che sta tenendo banco in questi giorni, sul tema delle isole Covid-free. Ma il governatore campano, che questa mattina ha avuto una conversazione telefonica con il commissario straordinario per l'emergenza Covid generale Francesco Paolo Figliuolo, va oltre. Parlando a Benevento, in occasione dell'inaugurazione dello 'Spazio lavoro' organizzato con Confindustria, ha spiegato: "La Campania è stata una Regione tra le più rigorose d'Italia, ma una cosa è il rigore, altro è la stupidità. Dedicheremo la struttura pubblica per curare i fragili e le persone anziane, ma - ha aggiunto - lavoreremo su due piani e lavoreremo anche sui settori economici perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce d'età, quando avremo finito le fasce d'età l'economia italiana sarà morta".

"Procederemo come abbiamo deciso: priorità assoluta a ultra 80enni e fragili, ci saranno strutture della sanità pubblica dedicate a questo obiettivo, ma ci sarà un'altra parte delle strutture pubbliche che si impegnerà a vaccinare settori economici. Abbiamo bisogno di tutelare la salute, ma anche di dare il pane alla gente. La nostra linea è diversa da quella che ha scelto il Governo: tutela delle persone fragili, ma anche rilancio delle attività economiche", ha concluso.  

La querelle sulle isole Covid-free

"Vogliamo partire dalle isole per due ragioni: la prima perché, ovviamente, abbiamo una dimensione limitata, abbiamo poche decine di migliaia di persone e quindi la vaccinazione si fa rapidamente. La seconda è perché lo capiamo tutti che Ischia e Capri sono dei marchi turistici di valore mondiale e quindi trainano tutto il turismo della regione e anche dell'Italia" - ha spiegato De Luca - "Un conto è stare così, un conto - ha aggiunto  è poter fare da oggi una campagna di promozione turistica sul piano mondiale prima di farsi sottrarre turismo dalla Grecia e dalla Spagna, che ha già cominciato a immunizzare le Baleari. Non è possibile che dobbiamo arrivare sempre in ritardo".

La minaccia: fuori dalla conferenza Stato-Regioni se non arrivano i vaccini

"Se per aprile non arrivano in Campania i 200mila vaccini in meno che ci hanno sottratto nei tre mesi che abbiamo alle spalle, prenderemo misure clamorose e intanto non parteciperemo più alle riunioni della Conferenza Stato-Regioni, perché non intendiamo più essere presi in giro". Così De Luca intervenendo sempre a Benevento. Il governatore ha raccontato di aver avuto, questa mattina, una conversazione telefonica con il generale Francesco Paolo Figliuolo dal quale ha ricevuto rassicurazioni circa l'arrivo di circa 4mila dosi di Pfizer. "Figliuolo mi ha appena detto che intende rispettare questo obiettivo - ha aggiunto De Luca - Bisogna superare questo scandalo della mancata distribuzione dei vaccini in Campania, è una vergogna che la regione con la più alta densità abitativa in Italia abbia meno vaccini di altre regioni. La Campania ha il 9,6% della popolazione italiana e riceve il 7,2% dei vaccini, siamo l'ultima regione a ricevere i vaccini rispetto alla popolazione. Questo è uno scandalo ed è evidente che questo determina un rallentamento", ha concluso.