Gkn, quando l’angoscia entra in famiglia. «Mia figlia deve studiare. Come faremo?»

Firenze, la lettera di una madre: «Io disoccupata, mio marito licenziato a fine turno». La solidarietà dei lettori de La Nazione

L'iniziativa de La Nazione per la Gkn

L'iniziativa de La Nazione per la Gkn

Firenze, 13 luglio 2021 - Voci, e lettere, di chi improvvisamente si trova senza lavoro. E di chi vuole manifestare solidarietà. Sono molti a rispondere all’invito de La Nazione, e a scrivere le loro considerazioni alla mail lettere@lanazione.net dopo la decisione della Gkn, multinazionale del comparto automotive, di avviare le procedure di licenziamento per 422 persone dello stabilimento di Campi Bisenzio. Ecco quella della moglie di un operaio, che racconta tutta l’angoscia sua e di altre famiglie.

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Salve, mi chiamo Sabrina Salvini e sono la moglie di Andrea Rossi, operaio della Gkn, che già da ben 24 anni lavora in quell’azienda come metalmeccanico. Ha perso il lavoro nella giornata di venerdì, dopo essere ritornato a casa avendo finito il turno di notte alle ore 6 del mattino.

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Stanco e concentrato nel suo lavoro insieme a tutti i suoi colleghi ha ricevuto una telefonata. Gli dicono che la fabbrica ha chiuso tutto senza dare giustificazione e un preavviso. Chiude tutto solo tramite un’e-mail che ha ricevuto. Ben 422 disoccupati, oltre a mio marito, con famiglie a carico. Famiglie disperate, occhi pieni di lacrime e niente speranze, domande che solo al pensiero fanno stare veramente male.

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Anche la nostra situazione è difficile. Siamo in tre, io disoccupata già da tre anni per un infortunio sul lavoro, e una figlia adolescente che dovrà andare alle superiori. Mi chiedo com’è possibile che una cosa del genere possa essere avvenuta e nessuno si sia accorto di niente? Se fosse capitato a loro?

Sabrina Salvini